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Ventura: “In occasione degli stage potrò chiamare ragazzi come Verdi e Di Francesco. Pellè e Balotelli? Porte aperte”

Le parole del commissario tecnico della nazionale azzurra.

Redazione TuttoBolognaWeb

Giampiero Ventura, ct della nazionale italiana, è intervenuto ai microfoni di Radio Anch'io Lo Sport su Radio Uno. Ecco le parole del ct azzurro: "L'avventura con la nazionale è stimolante, impegnativa, per mille motivi. Per la prima volta nelle qualificazioni Mondiali passa una sola squadra, abbiamo la Spagna davanti e per la prima volta nella storia non siamo testa di serie. Voglio allenare i più giovani. Quando hai tre giorni per preparare una gara non puoi fare rivoluzioni immediate o cambiamenti importanti. L'Europeo ha detto che in quei 40 giorni, Conte ha fatto una squadra con una struttura, non potevamo cambiarla in tre giorni. Da lì siamo ripartiti con qualche certezza e con tanta voglia di cambiare strada facendo non perché quelli che c'erano non andavano bene ma perché il dato anagrafico spinge a puntare sui giovani. Vogliamo mettere in condizione i ragazzi di dare un contributo alla Nazionale anche se di tempo ce n'è poco. Difficile dare tutto e subito, ci sono i presupposti per farlo piano piano. Gli stage? Ho già chiesto di farli ma non per i Bonucci, Barzagli e Chiellini: fanno 70 partite all'anno, la Juventus li dà malvolentieri e non posso chiedere a loro di fare altri allenamenti. Voglio ragazzi di 21, 23 anni, quelli di grande prospettiva in attesa di far parte della Nazionale che mi auguro giocherà i Mondiali. Sono stati concessi, inizieremo a novembre con quei giocatori giovani. Lì potrò modificare il modo di stare in campo, chiamando ragazzi come Verdi, Di Francesco, Calabria. Più che Under 21, direi l'Under 24".

Su Pellè: "Si è visto di peggio nel calcio ma con la maglia azzurra il discorso è diverso. E' quel che il gesto di Pellè rappresenta: l'Italia ha sempre esportato un gruppo corretto, con un'immagine positiva. Quel gesto ha annacquato e intaccato l'immagine della Nazionale. Ora Pellè deve fare una riflessione, altrimenti vuol dire autorizzare tutti a non rispettare l'azzurro. Se il tempo dirà che non merita, vedremo, ma porte aperte a tutti. Anche per Balotelli? È un giocatore di grandissime potenzialità e qualità che è frenato da un modo di essere che non lo mette in condizione di esprimersi al meglio. Niente è precluso a nessuno, porte aperte a tutti quelli che vengono a far parte di una squadra. Balotelli deve fare il grande passo, mettere a disposizione le sue qualità della squadra e non viceversa". 

Lo riporta Tuttomercatoweb.