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Udinese-Bologna, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il Bologna, dal canto suo, centrò un dignitoso settimo posto, togliendosi la soddisfazione di battere il Milan futuro campione sul suo campo per 2-1 il 26 novembre 1950 grazie alle reti del centrocampista (petroniano doc) Carlo Matteucci, al quale replicò Annovazzi su rigore per i padroni di casa. Il gol decisivo fu messo a segno dal bomber Gino Cappello, che a fine campionato sarà il miglior marcatore dei rossoblù con 16 gol; il ritorno in terra felsinea, disputato il 15 aprile 1951, finì 0-0.

L'Udinese, invece, arrivò nona, ottimo piazzamento per una società alla sua "prima" assoluta in Serie A: la brillante annata fu costellata dalle 11 reti di Sorensen e dalle 10 di Perissinotto, autentiche "star" della formazione bianconera, seguiti dal centrocampista Giuseppe Rinaldi a quota 9.

Altre caratteristiche particolari di quel campionato furono la retrocessione della Roma, per la prima volta nella sua storia e, soprattutto, la "corsa agli scandinavi": l'Atalanta aveva in squadra il fratello di Gunnar Nordahl, Bertil (l'altro, Knut, era alla Roma), insieme ai danesi Svend Hansen e Leschly Sorensen. Nel Bologna c'erano Axel Pilmark e Ivan Jensen entrambi dalla Danimarca, nel Genoa gli svedesi Stellan Nilsson, Bror Mellberg e Borje Tapper; nella Lucchese e nel Palermo rispettivamente i danesi Hans Colberg e Helge Bronée, mentre sulla sponda giallorossa capitolina, a far compagnia a Knut Nordahlm, c'erano i connazionali Sune Andersson e Stig Sundqvist, mentre Ingvar Gard militava nella Sampdoria. Il Torino aveva Kjell Rosèn.

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