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Tutti i rossoblù ai Mondiali e agli Europei (prima parte)

Con la convocazione di Emanuele Giaccherini per l'Europeo di Francia, abbiamo deciso di ripercorrere la storia dei grandi giocatori rossoblù convocati in un Europeo o in un Mondiale. In questa prima parte ripercorreremo le convocazioni dagli anni...

Redazione TuttoBolognaWeb

Il rapporto tra il Bologna Football Club 1909 e la Nazionale di calcio Italiana nasce nel lontano 1920, quando il centrocampista italo-argentino Emilio Badini partecipò alle Olimpiadi di Anversa (28 agosto-5 settembre), disputando due gare e segnando una rete, precisamente nel 2-1 con cui gli azzurri sconfissero la Norvegia nel turno preliminare; l’altra presenza fu nel 0-2 patito dalle “furie rosse” spagnole.

Alla metà degli anni ’20 la squadra emiliana era una delle più forti del paese e diversi suoi elementi ebbero l’onore di indossare la maglia azzurra, primo tra tutti il portiere genovese Mario Gianni, soprannominato “gatto magico” per i suoi interventi spettacolari e vantante 6 gettoni tra il 1927 ed il 1933. A fargli compagnia il terzino sinistro Felice Gasperi, bolognese doc, con altrettante gare dal ’28 al ’33 insieme alla mezz’ala Bernardo Perin (4 dal 1921 al 1923). A completare il “gruppo” dei rossoblù azzurri le due grandi punte dal fiuto del gol e dalle giocate di classe suprema: Giuseppe Della Valle e Angelo Schiavio. Il primo raccolse in totale 17 presenze e 6 gol dal 1923 al 1930, mentre il secondo (capocannoniere assoluto nella storia del club con 242 reti) giocò 21 partite dal 1925 al 1934, segnando 15 reti e vincendo la Coppa del Mondo nell’edizione casalinga del ’34: esordio iridato con la formidabile tripletta agli Stati Uniti (7-1) e la soddisfazione unica di decidere la finalissima siglando il definitivo 2-1 contro la forte Cecoslovacchia a Roma.

Alla fine degli anni ’20 arrivano i tre oriundi italo-uruguaiani, Fedullo, Sansone e Andreolo ed è l’ultimo del trio ad avere maggiore fortuna con la Nazionale, collezionando ben 26 presenze ed un gol, insieme alla grande gioia di alzare la Coppa Rimet nel mondiale francese del 1938. Anche il difensore piemontese Eraldo Monzeglio conquisterà l’alloro da rossoblù insieme a Schiavio nel 1934, mentre quattro anni più tardi l’onore toccherà al grande centrocampista petroniano Amedeo Biavati (18 presenze e 8 reti dal ’35 al ’47), con il portiere bergamasco Carlo Ceresoli.

Nel dopoguerra, tocca all’attaccante patavino Gino Cappello, vecchia volpe delle aree di rigore, con 11 gare e 3 gol, insieme al più illustre collega di reparto Cesarino Cervellati, bolognese purosangue (di Baricella) che però conta solo 6 presenze nel decennio 1951-61.