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Taider: “Sono cambiato, in futuro Bologna potrà sognare”

L'intervista di Saphir Taider al Corriere di Bologna

Redazione TuttoBolognaWeb

Un po' di tribuna, qualche prestazione non esaltante, poi il ritorno in grande stile con il Napoli: Saphir Taider si è ripreso il Bologna, Donadoni è riuscito a rilanciarlo. Tra calcio, terrorismo e vita di tutti i giorni, il centrocampista algerino si è raccontato al Corriere di Bologna. "Donadoni mi capisce - ha ammesso Taider - parlai con Belfodil che lo aveva avuto a Parma e così ho saputo chi avrei incontrato. E' stato un grande giocatore, ha tante ambizione come me". Sul suo ritorno a Bologna, Taider conferma di non essersi pentito: "Sono contento, ho scelto Bologna perché conosco la piazza e c'è un progetto importante. Sono cambiate tante cose dall'ultima volta, arrivai da debuttante in A e in due anni sono arrivato all'Inter, poi Sassuolo, il Mondiale con l'Algeria e la Coppa d'Africa. Sono cambiato".

Si passa poi al futuro, suo e del Bologna: "So di avere le potenzialità per fare grandi cose, devo solo crescere con continuità e Bologna credo sia la realtà giusta. Dobbiamo guardare alla salvezza, perché cadere è un attimo se si vola. Però tra qualche anno Bologna potrà ricominciare a sognare e, perché no, pensare alle coppe". Già adesso i rossoblù qualche soddisfazione con le grandi se la sono tolta: "Abbiamo più voglia con le big forse, ma è sbagliato. Dobbiamo scendere in campo con la stessa determinazione sempre, con il desiderio di aggredire e fare male. A Torino sbagliammo approccio, con il Genoa dobbiamo fare tutta un'altra partita se non vogliamo rischiare un altro scivolone".

Non c'è solo il calcio nella vita di Saphir Taider, ma anche una moglie e il desiderio di costruire una famiglia: "Nessuno te lo compra l'amore, ci piacerebbe averne uno. Non abbiamo fretta, siamo giovani, ma vorrei averlo presto e vederlo crescere". Ci sono anche gli aspetti negativi, Taider da musulmano condanna gli attentati di Parigi e dice: "E' stata una cosa terribile, sono musulmano ma non chiedo a nessuno di fare cose del genere. Il Corano dice di essere semplici, non di ammazzare qualcuno. Quella gente non c'entra nulla con noi". Taider è algerino, una nazione molto legata alla Francia, non poteva mancare un commento sulla vittoria del Front National: "L'effetto Isis forse ha influito, ma ancora di più la mancata espressione del voto di tanti giovani. Io ho avuto la fortuna di costruirmi una carriera con il calcio ma ho molti amici che sono rimasti lì e i politici non li aiutano. Per i giovani della mia età nessuno fa niente".

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