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Sassuolo-Bologna, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il primo incontro ufficiale tra Sassuolo e Bologna avvenne il 20 ottobre 2013, all'ottava giornata, con entrambe le squadre ancora alla ricerca della loro vittoria numero uno. I padroni di casa erano stati sconfitti per 2-0 a Torino nella loro gara d'esordio assoluto in A contro i granata e, fino a quel momento, avevano disputato le loro gare allo stadio "Alberto Braglia" di Modena, subendo anche terribili rovesci come l'1-4 con il Livorno alla seconda giornata o lo 0-7 con l'Inter alla quarta. Avevano raccolto due punti pareggiando con il Napoli (1-1) al "San Paolo" e con la Lazio (2-2) sul proprio campo.

Il Bologna, dal canto suo, aveva iniziato malissimo con il 3-0 subito in trasferta dai partenopei e venendo travolto in casa dal neo-promosso Hellas Verona del bomber Luca Toni per 1-4 alla settima giornata e dalla Roma con un tremendo 5-0 all'Olimpico in quella precedente; in mezzo, tre pareggi, con la Sampdoria (2-2 casalingo), con l'Udinese (1-1 al "Friuli") ed il rocambolesco 3-3 con il Milan, con i rossoblù raggiunti in rimonta dopo il massimo vantaggio di 3-1.

Sassuolo-Bologna fu anche la prima gara disputata al "Mapei Stadium-Città del Tricolore" di Reggio Emilia e ad aggiudicarsela furono i neroverdi per 2-1 grazie alle reti degli attaccanti Domenico Berardi (12' su rigore) e Antonio Floro Flores (17'), alle quali replicò Alessandro Diamanti (34', ancora dal dischetto).

Si trattò di una delle stagioni più amare per il popolo bolognese, culminata con una terribile retrocessione e a nulla servì il cambio in panchina, con l'arrivo di Davide Ballardini al posto di Stefano Pioli, esonerato dopo il 2-0 di Catania alla diciottesima giornata: il Bologna affondò alla penultima giornata perdendo per 2-1 ancora contro gli etnei e sancendo la fine dell'epoca Guaraldi, con l'arrivo di una nuova gestione, che prenderà le redini a cominciare dalla stagione successiva. Resteranno memorabili le figuracce con i neo-acquisti Ibson e Friberg, con il primo "dimenticato" al suo arrivo all'aeroporto Marconi e Ballardini che, di fronte ai loro nomi, dichiarò di non sapere neanche chi fossero.

Il Sassuolo, invece, riuscirà a centrare l'obiettivo della salvezza, nonostante il duplice avvicendamento di allenatori: Eusebio Di Francesco tornerà dopo il breve avvicendamento di Alberto Malesani (dalla ventiduesima alla ventiseiesima giornata) e condurrà la sua squadra verso la permanenza nella massima serie, dopo essere stato l'artefice della storica promozione.

CITTADELLA, ITALY - OCTOBER 20:  Head coach US Sassuolo Calcio Eusebio Di Francesco  looks on during the Serie B match between AS Cittadella and US Sassuolo Calcio at Stadio Pier Cesare Tombolato on October 20, 2012 in Cittadella, Italy.  (Photo by Dino Panato/Getty Images)

Per il resto, la Juventus si cucirà le tre stelle sulla maglia, conquistando il trentesimo scudetto della sua storia grazie alle 19 reti di Carlos Tevez ed entrando così nella fascia che include squadre come gli austriaci del Rapid Vienna, i belgi dell'Anderlecht, gli olandesi dell'Ajax, i cechi dello Sparta Praga, i portoghesi del Benfica ed i turchi del Fenerbahçe.

Ciro Immobile, con la casacca del Torino, si aggiudicò la classifica cannonieri con 22 centri, portando così il club piemontese alla qualificazione all'Eurozona. Dietro di lui Toni con 20, che firmò una delle stagioni più esaltanti del club scaligero.

Da segnalare anche il caso del Parma il quale, essendosi classificato sesto, doveva partecipare all'Europa League, ma fu escluso per inadempienze finanziarie: nella stagione successiva, le penalizzazioni ed il crac finanziario (società venduta addirittura per un euro), trascineranno i ducali nel baratro assoluto dell'ultimo posto, mentre il Bologna riuscirà a risollevarsi e a tornare nel "paradiso" della A.

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