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Qui Casteldebole: presentata la nuova struttura. Merola: “Il Bologna mantiene gli impegni”

Taglio del nastro alla presenza di Joey Saputo, del sindaco Virginio Merola e di Monsignor Ernesto Vecchi

Manuel Minguzzi

Inaugurata questa mattina la nuova ala del centro tecnico Niccolò Galli di Casteldebole, taglio del nastro avvenuto attorno alle 12.30 alla presenza di Joey Saputo, Virginio Merola, Monsignor Ernesto Vecchi e Giovanni Galli, papà di Niccolò, al quale è dedicato l'impianto, e tante personalità del mondo politico e imprenditoriale del tessuto bolognese.

Prima dell'inaugurazione, le parole di Joey Saputo: "Tutto questo renderà il centro tecnico Galli una struttura all'avanguardia in Italia, e assieme allo stadio sarà la base su cui costruire la società del futuro - ha affermato il patron - Siamo molto orgogliosi di questa realizzazione, ringrazio tutto coloro che l'hanno resa possibile". Immancabile la benedizione di Monsignor Vecchi, con qualche battuta riferita alla storica promozione di due anni fa: "Questo centro sportivo è la dimostrazione che l'uomo può ancora piantare fiori nel deserto, qui verranno educati tanti giovani calciatori ma senza trascurare la loro anima. Ringrazio Saputo per quanto fatto. Vorrei inoltre spendere due parole sulla Madonna, rifacendomi alle parole del Cardinale Biffi: il caso è il modo di esprimersi di Dio per non metterci in imbarazzo. E allora non sarà mica che in quella promozione di due anni fa, con tutte quelle traverse, è subentrato ad un certo punto il caso? ". Si è passati dunque al taglio del nastro, presenti Saputo, Galli e la famiglia Marchesini da cui il Bologna ha acquistato il terreno.

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