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Quando i gol non bastano: caro Mattia, serve più fame

Donadoni al suo bomber: "Deve cambiare, gli manca la cattiveria".

Redazione TuttoBolognaWeb

In un Bologna che sta funzionando bene e che sta viaggiando verso una salvezza tranquilla, c'è una sorta di "caso Destro". La punta, soprattutto nel nuovo anno, è andato a segno appena due volte (di cui una su rigore), ma è l'atteggiamento del numero dieci rossoblù a destare qualche perplessità. Leader annunciato della squadra di Donadoni, il centravanti non sempre ricopre il ruolo designato, peccando spesso di aggressività.

"Ora a Destro ci penso io. Gli romperò le scatole. Deve cambiare, finirà che lo marco io con le cattive...Gli manca la cattiveria": non sono le parole di un semplice tifoso, ma del mister nel dopo gara di sabato. Che qualcosa ancora non vada nella testa dell'ex Roma e Milan, insomma, è chiaro a tutti. Non che non sia un altro Destro rispetto a quello abulico e impreciso di inizio stagione.

Le sette reti (tutte o quasi decisive) sotto la gestione Donadoni non bastano all'allenatore bergamasco, che pretende molto di più. Lo vuole più presente nel cuore della partita, quando invece il bomber tende ad assentarsi. Lo vuole anche più affamato di gol, perché in alcune occasioni Destro non sembra crederci adeguatamente.

La strigliata del mister e l'arrivo di un concorrente là davanti come Floccari possono essere le motivazioni giuste per fare il definitivo salto di qualità. Come se non bastasse, la corsa agli Europei non è ancora chiusa, anche se il "10" rossoblù deve recuperare diverse posizioni nelle gerarchie di Conte, che comunque lo ha sempre apprezzato. Tutto, insomma, è nelle mani, nei piedi e soprattutto nella testa di Destro, che però non deve perdere più tempo.