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Ottavio Bianchi: «Donadoni? Fui io a farlo esordire all’Atalanta»

Intervistato da Il Resto del Carlino, il 72enne allenatore bresciano Ottavio Bianchi, tecnico del primo Napoli scudettato, ha ripercorso i primi passi da calciatore dell’attuale tecnico del Bologna Donadoni. «Roberto non c’entrava...

Redazione TuttoBolognaWeb

"Intervistato da Il Resto del Carlino, il 72enne allenatore bresciano Ottavio Bianchi, tecnico del primo Napoli scudettato, ha ripercorso i primi passi da calciatore dell'attuale tecnico del BolognaDonadoni. «Roberto non c'entrava nulla con la Serie C, in quel contesto avrei rischiato di bruciarlo. Ma in B in un modo o nell'altro dovevo risolvere il problema. Per questo a luglio portai in ritiro anche il tecnico della Primavera, perché pensavo che avere vicino il “suo” allenatore lo avrebbe aiutato. Ma l'intuizione mi venne più avanti, una sera, parlando con i miei collaboratori: perché in allenamento non gli incolliamo Snidaro? Solo in Friuli nascono quei medianacci lì».

"E la cura Snidaro ebbe l'effetto sperato. «Dopo un mese Roberto aveva imparato a dribblare anche le entrate più ruvide. E si scelse le zone giuste: smise di essere un dieci e si spostò all'ala. Quell'anno Donadoni giocò 18 partite e arrivammo ottavi».

"Oggi Donadoni non dribbla più gli avversari in campo, ma l'uomo non è cambiato. «Ha conservato i tratti del ragazzo che conobbi io e oggi interpreta il ruolo di allenatore con quell'onestà professionale che piace a me. Sa accettare le sconfitte, quando vince non festeggia come un saltimbanco e sa che nella nostra professione non esistono maghi, ma che le nostre fortune dipendono molto dai calciatori».

"Domenica a Bologna arriverà il Napoli, squadra che ha segnato la storia sportiva di Bianchi. «Allenare Maradona è stato stupendo. Il disastro vero è quando alleni chi si crede un grande giocatore e non lo è». Gli azzurri sognano il terzo scudetto. «Nel lotto delle pretendenti mi sembra la più attrezzata. Oggi il Napoli non vive più di alti e bassi e ha una solidità difensiva che prima gli mancava. Poi là davanti ci pensa Higuain».

"Per i rossoblù non sarà una partita facile. «Domenica per il Bologna la vedo dura». Il lavoro di Donadoni però alla fine pagherà. «Sta puntando sui giovani: facevo così anch'io quando ne avevo di bravi. Se un diciottenne meritava di giocare il veterano si sedeva in panchina».