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Oggi Saputo chiamato a delineare il futuro

Giornata importante per il chairman, colloqui a Casteldebole per programmare il futuro

Manuel Minguzzi

Donadoni, Corvino, mercato e stadio. Sono i 4 nodi che Joey Saputo dovrà sciogliere oggi a Casteldebole. Andiamo con ordine.

Il mister e la società dovranno una volta per tutte mettere a tacere le voci riguardanti il futuro di Donadoni. Tavecchio non ha ancora alzato la cornetta, ma se non arriveranno parole chiare e inequivocabili potrebbe farlo. Ecco dunque che Saputo è chiamato ad illustrare all'allenatore i piani tecnici del futuro, prospettando un Bologna pronto per tornare ai vertici. Con adeguate garanzie di crescita e di interventi sul mercato, non c'è motivo per Donadoni di lasciare una piazza come Bologna e con questa società alle spalle.

Il Ds. Corvino è turbato dalle continue voci di suoi possibili successori, soprattutto del fatto che la società non ha preso una posizione chiara a riguardo. Il direttore sportivo vorrebbe chiare rassicurazioni dal chairman per continuare il lavoro iniziato un anno fa dalla Serie B e che ha portato il Bologna alla metà classifica dopo un inizio di stagione disastroso. Corvino ha un contratto fino al 2018, ma si sente messo in discussione. A Saputo il compito di dirimere la questione, confermandolo senza indugi oppure aprendo a possibili cambiamenti dirigenziali.

Mercato. La primavera si avvicina e anche se la salvezza non è matematica è bene programmare con anticipo il futuro. Se l'anno scorso il Bologna ha pagato l'incertezza sulla promozione arrivando per ultimo in massima serie, adesso la prospettiva potrebbe essere opposta. Si può giocare di anticipo, agendo tempestivamente sul mercato e fissando un budget per l'estate. Si può investire senza cedere oppure una operazione in uscita sarà necessaria? Sono tutti interrogativi a cui Saputo dovrà rispondere, o almeno, il chairman sarà chiamato a dettare le linee guida per la prossima stagione di concerto con Ds e allenatore. Ecco perché occorre fare chiarezza prima su queste due figure.

Infine, lo stadio. Qui l'urgenza è minore, dato che ormai sembra certo un nuovo slittamento ad aprile per quanto riguarda i pronunciamenti di Ministero e Sovrintendenza. Se ne parlerà, ma per il momento il Bologna ha proposto i passi giusti, attende solo una decisione da parte delle istituzioni.

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