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Napoli-Bologna, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 14 febbraio del 2009, giornata nella memoria di tutti perchè dedicata agli innamorati come da consuetudine, Napoli e Bologna si affrontano nell'anticipo del sabato sera della ventiquattresima giornata del Campionato di Serie A. In realtà, più che la festa di Cupido, la gara è nel ricordo della bandiera rossoblù Giacomo Bulgarelli, scomparso due giorni prima.

Il pubblico partenopeo omaggia il capitano del settimo scudetto felsineo con una splendida coreografia fatta da un "otto" composto da ragazze vestite con i colori sociali del Bologna, un bellissimo gesto, di quelli che unisce e che rispecchia i valori fondamentali dello sport: prima della partita viene osservato un minuto di silenzio ed i giocatori del Bologna portano il lutto al braccio.

In campo, i padroni di casa partono forte, dovendosi riscattare dalla sconfitta di Palermo (2-1), come pure gli ospiti devono stare attenti in quanto hanno perso a Udine per 1-0 e devono tenere a bada il Torino nella corsa verso la salvezza. Dopo quattro minuti Datolo ha un'ottima idea servendo Maggio in area di rigore con un bel cross, la sponda del centrocampista azzurro serve Lavezzi che colpisce in acrobazia: Francesco Antonioli compie un autentico prodigio salvando la propria porta.

Dopo un paio di tentativi dalla distanza del Bologna con Volpi e Valiani, il Napoli passa in vantaggio al 20' con un'ottima azione impostata da Lavezzi che cerca il connazionale Denis in area, la palla prosegue il suo viaggio e finisce a Maggio: uno a zero.

Gara in salita per il Bologna di Mihajlovic? Niente affatto! Al 23' una serie di disattenzioni della retroguardia napoletana (unite anche ad un evidente fallo di mano di Volpi), permettono al trascinatore Marco Di Vaio di pareggiare: Contini svirgola un rinvio mandando la sfera a Rinaudo che di testa cicca clamorosamente; si avventa di prepotenza appunto Sergio Volpi che tocca con un braccio, Nicolas Navarro completa la frittata non trattenendo e consentendo così al bomber petroniano di insaccare.

Non finisce qui, l'estremo difensore argentino della squadra di casa deve intervenire alla grande ancora su un colpo di testa di Di Vaio e su un gran destro di Valiani, mentre Paolo Cannavaro deve spazzare via un pericoloso cross di Lanna da pochi passi. Dalla sponda opposta è invece Antonioli ad opporsi ancora da campione ad un destro a girare di Lavezzi. Nel secondo tempo i ritmi non calano e Navarro deve subito opporsi ad un altro tentativo di Di Vaio che, colpendo di testa su cross di Valiani, lo impegna severamente; il collega Antonioli, invece, prima neutralizza un tentativo di Denis su cross di Maggio, dopo deve volare ancora sul secondo tentativo dell'attaccante argentino mandando la sfera in calcio d'angolo. L'azione era stata impostata da Lavezzi che aveva servito Maggio, grazie anche ad un liscio di Lanna; entrambe le occasioni per Denis erano state di testa.

Al 24' un brivido scorre sulle schiene della tifoseria partenopea quando Davide Bombardini, in piena area, si inventa un sinistro che colpisce la traversa senza che Di Vaio, vicino all'azione, riesca a ribadire in gol: sarebbe stato, con ogni probabilità, il colpo del KO. Antonioli si guadagna, invece, il titolo di "Superman", correndo a bloccare un tiro potente di Datolo da fuori area.

Il Bologna stringe i denti, soffre e suda, ma alla fine conquista un punto prezioso, tassello fondamentale per la salvezza che arriverà definitivamente all'ultima giornata, grazie alle prodezze di Marco Di Vaio e alla grinta di una squadra e di una tifoseria che, comunque siano andati i fatti, non ha mai smesso di crederci.

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