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Mihajlovic: “A darmi dello zingaro è stato un poliziotto, non un tifoso della Lazio”

L'allenatore del Bologna fornisce la sua versione dei fatti. Ad insultarlo sarebbe stato non un tifoso, ma un poliziotto presente fuori dallo stadio di Gabriele Sini

Redazione TuttoBolognaWeb

Rabbia e amarezza, sono questi i sentimenti che si denotano dalle parole rilasciate da Sinisa Mihajlovic riguardo il caso scoppiato dopo la finale di Coppa Italia tra Lazio e Atalanta.

Il tecnico del Bologna ha reagito ad un insulto, che a suo dire è stato pronunciato da un poliziotto, reo di avergli detto di essere uno "zingaro di m...". Queste le dichiarazioni dell'allenatore serbo, riportate da Matteo Dalla Vite sulla Gazzetta dello Sport: "Sono stato insultato da un poliziotto, non da un tifoso laziale. È già una vergogna sentirsi urlare zingaro di m... durante le partite allo stadio dai tifosi avversari. E non sento mai uno speaker invitarli a smetterla. Ma non accetto che a dirmelo sia un poliziotto, una persona in divisa, il cui mestiere è fare rispettare l’ordine, non aggredire e insultare. E' per questo che ho reagito". Sinisa prosegue il suo racconto: "Quando ero già all'interno dello stadio alcuni amici mi hanno detto che girava un video con una ricostruzione sbagliata. Ci tengo quindi a dire come è andata veramente. Mi trovavo in auto con Bigon, il d.s. del Bologna, e l’avvocato del Bergamini. Ci hanno fermato dopo Ponte Milvio, perché c’erano stati degli incidenti. Ho mostrato al poliziotto il mio pass e gli ho chiesto come avrei potuto raggiungere il parcheggio dello stadio. Lui era lì con il casco e il manganello, mi ha urlato in malo modo che da lì non sarei potuto passare e di andarmene. Gli ho detto che non c’era bisogno di urlare e lui mi ha detto testualmente ‘Non rompere il c..., t’ho detto di andartene, sbrigati, vaffanculo’. A quel punto gli ho risposto e, mentre ci allontanavamo in macchina, l'ho sentito dire ‘zingaro di m...’. A quel punto non ci ho visto più, sono sceso dall'auto e lui è corso via verso i suoi colleghi che mi hanno bloccato. Ho spiegato loro che mi aveva detto zingaro, ma mi hanno spinto e invitato anche loro a lasciar perdere e andarmene. Sono arrivati dei tifosi della Lazio a difendermi, a quel punto ho capito che poteva succedere casino con la polizia e allora gli ho detto di mantenere la calma, che era colpa mia e di allontanarsi. Ora vi chiedo: è normale? No, non lo è".

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