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Marronaro al QS: “L’Italia si tenga stretto Saputo, Destro può tornare in azzurro”

Le parole al Resto del Carlino dell'ex di turno, Lorenzo Marronaro, attualmente stimato agente Fifa.

Redazione TuttoBolognaWeb

Domani è tempo di Udinese-Bologna, una sfida non come tutte le altre per chi, come Lorenzo Marronaro, ha vestito, con diverse fortune, entrambe le maglie. Da grande protagonista con 21 gol nella promozione in A dei rossoblù nel 1988 a comprimario in quella dei friulani di un anno più tardi.

"Il Bologna? L’artefice della rinascita è Donadoni: anche se tutto parte da Saputo, un proprietario che il calcio italiano farebbe bene a tenersi stretto. L’Udinese invece sta facendo un po’ di confusione: va bene puntare sugli stranieri, ma se l’unico italiano rimasto è Di Natale allora c’è un problema...", le parole dell'agente Fifa, che sotto le Due Torri ha portato calibri come Diamanti, Gilardino e Kone.

Da stimato uomo d'affari, come vede Marronaro l'arrivo di Saputo in terra emiliana? "Partiamo da un dato: a gennaio la serie A è il campionato che sul mercato ha speso meno rispetto ai più importanti tornei d’Europa. Ecco: in un calcio che ha sempre meno risorse quelli coi soldi e coi progetti bisogna non farseli scappare".

In quanto a progetti, l'Udinese è sempre stato un modello per il nostro paese. "I Pozzo restano un esempio di gestione virtuosa, ma ho il sospetto che in Friuli stiano un po’ esagerando con gli stranieri - dice Marronaro -. I ragazzi che arrivano da ogni parte del mondo rischiano di perdersi se non c’è un nucleo di italiani che li guida".

Da ex bomber, Marronaro chiude con un pensiero sull'attuale centravanti titolare del Bologna, Mattia Destro: "A me piace parecchio. A volte sarà pure un po’ indolente, ma ha i numeri per tornare ad essere un attaccante da Nazionale. E poi mica potete pretendere che tutti corrano come là davanti facevo io".

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