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La rinascita di Destro

Brillantezza, condizione fisica e due punte: Destro è pronto alla 'guerra'

Redazione TuttoBolognaWeb

"In due si riesce meglio a fare la guerra", così Mattia Destro nel post partita di Bologna-Cagliari in riferimento al fatto che, dall'infortunio di Di Francesco in poi, Donadoni ha deciso di schierare il numero dieci in coppia con Rodrigo Palacio. Messaggio subliminale, ma neanche tanto.

Abbandonata dunque l'ipotesi diffusa erroneamente al suo arrivo che Mattia Destro fosse un attaccante da lasciare da solo al centro dell'attacco, un po' come Marco Di Vaio, le ultime tre partite hanno sancito la rinascita del numero dieci, finalmente strappando applausi anche al pubblico più critico. Due gol, lotta continua su ogni pallone, rincorse agli avversari, gioco a far salire la squadra: Destro ha iniziato a far vedere il suo repertorio. E forse ancora ci sono aspetti da scoprire, ora che una ritrovata condizione gli permette di essere più incisivo in tutte le zone di campo. Poca determinazione in allenamento, con conseguenti messaggi diretti di Donadoni, oppure solo una questione di condizione atletica? La realtà è che Destro, inserito in un contesto più simile alle due punte, riesce a esprimersi meglio e a trovare forza da chi gli sta vicino - rapporto straordinario con Palacio - fino al punto anche da agire più vicino alla porta e di conseguenza a farsi trovare pronto nelle zone calde dell'area di rigore. Due evidenti prove di questo fatto risiedono nei gol segnati dal Bologna nelle ultime due partite. Contro la Samp la rete di Verdi nasce perché dopo 2 minuti i rossoblù mandano 4 uomini in area e Destro può destreggiarsi, quella di domenica contro il Cagliari è propiziata da un cross di Masina dal vertice e da 5 giocatori rossoblù nei pressi della porta. In questo modo si libera spazio a Destro che può trovare modi e tempi per incidere. Passa tutto da qui, dalla sua ritrovata verve, ma anche da un accorgimento tattico che sta giovando a tutti.

m.m.

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