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Inter-Bologna, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

 

Venerdì 17 febbraio 2012 è una data che tutti i tifosi nerazzurri ricorderanno con spirito "scaramantico", in quanto il Bologna violò il tempio interista con tre gol ed una lezione di calcio difficile da dimenticare.

La squadra milanese, guidata da Claudio Ranieri (l'attuale allenatore della sorpresa Leicester in Inghilterra) è in crisi profonda :viene da un inizio di girone disastroso, con un pareggio e ben 4 sconfitte, tra cui le sconfitte contro le "cenerentole" Lecce e Novara (retrocederanno infatti), entrambe per 1-0 e la batosta del 4-0 subito a Roma dai giallorossi. Il Bologna di Stefano Pioli, invece, ha raccolto tre pareggi (1-1 a Roma ed in casa 0-0 con il Lecce e 1-1 con la Juventus futura scudettata) ed una bella vittoria sulla Fiorentina per 2-0.

La "Beneamata" parte in avanti e, dopo due buone occasioni con Snejider e Pazzini, ha una splendida chance con Maicon che, su calcio d'angolo, colpisce di testa trovando l'estremo difensore del Bologna Jean-François Gillet attento, è il 18'.

Il Bologna è comunque ben disposto e regge bene gli assalti dei padroni di casa. Dopo un altro sussulto con Diego Forlan servito da un errore di Gaby Mudingayi (ancora abilissimo Gillet in uscita), finisce la partita dell'Inter ed inizia quella del Bologna: al 37' Morleo inizia un'azione da una rimessa con le mani, la sfera arriva a Gaston Ramirez che la scodella al centro dell'area, dove Javier Zanetti allontana; arriva però Diego Perez che tocca in profondità per Marco Di Vaio che disorienta Nagatomo con una finta di corpo e conclude con una rasoiata che non lascia scampo a Julio Cesar. Un minuto dopo, su lancio lungo, Andrea Ranocchia sciupa il vantaggio sul capitano del Bologna e, con un insensato appoggio di petto, regala uno splendido assist all'attaccante avversario che scatta e segna ancora. Nel giro di un minuto il Bologna è avanti per due reti a zero allo stadio "Meazza", l'Inter è letteralmente frastornata.

Il primo tempo si chiude con una conclusione da dimenticare del "baby" Faraoni, che si spegne sul fondo ed i fischi del pubblico di casa: la cornice perfetta per la crisi dei meneghini.

Nel secondo tempo Ranieri tenta di dare uno scossone alla squadra, ma invano: il "biscione" è oramai tramortito e i tentativi degni di menzione sono solo due, il primo con un tiro al volo di Forlan al 59' (sventato da Gillet) e il secondo con Ranocchia di testa (su punizione di Sneijder) al 67'. Anche qui il portiere belga del Bologna si dimostra abilissimo tra i pali spingendo via la palla dall'angolino. In precedenza a questi vani tentativi, Di Vaio aveva provato a cercare la personale tripletta con un bel tiro a girare, ma il pallone era finito fuori di poco.

All'85' arriva il sigillo definitivo alla prestazione superlativa dei ragazzi di Pioli grazie al nuovo entrato Robert Acquafresca il quale, ricevuta palla, scatta in affondo contro la difesa avversaria e, dopo essersela bevuta con una facilità che ha dell'incredibile, trafigge il portiere brasiliano con un colpo da biliardo che si infila nell'angolino. L'esultanza con i compagni per la prodezza è indimenticabile e commovente, essa sottolinea la grande stagione di questo Bologna che finirà con ben 51 punti, un autentico "tesoretto". Per l'Inter solo fischi, contestazioni e cori di nostalgia per Josè Mourinho.

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