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Il sonno tormentato di Lopez: dal sogno serie A all’incubo playoff

di Marta Daveti Ogni partita doveva essere quella del riscatto, prima di ogni gara l’aria di Casteldebole era sempre densa di ottimismo, fiducia e sicurezza. Sentimenti che nascevano soprattutto dalle parole dei protagonisti, sempre pronti a...

Redazione TuttoBolognaWeb

di Marta Daveti

Poi la gara. Dal 31 gennaio ad oggi, in 13 partite solo 4 vittorie, ben 7 pareggi e 2 sconfitte. Tante belle parole seguite però da pochi fatti e, per un gruppo che continua a dimostrarsi tranquillo e sicuro, c'è una piazza che inizia a non crederci più. Al secondo posto bisogna crederci ancora, naturalmente. Quello a cui la piazza inizia a non credere più sono le parole e le dichiarazioni, pre e post partita, ricche di troppa calma. Il tempo del "siamo ancora secondi" è ormai finito e forse, vedere nei giocatori e nell'allenatore un pò di preoccupazione in più non farebbe male. Non per aumentare la paura ma per cercare di fare quello scatto mentale in grado di cambiare l'atteggiamento in campo della squadra. Perché, risultati a parte, quello che preoccupa di più è il gioco (pressoché inesistente), e un gioco che manca è il risultato di poca corsa, poche idee e poco movimento, tre caratteristiche essenziali per affrontare le sei partite che restano.