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Il Bologna tra mercato, procuratori e speranze

Con le cessioni di Simone Verdi, Masina e altri, la società rossoblù dovrà rivoluzionare la rosa e spendere bene i soldi della cassa di Gabriele Sini

Redazione TuttoBolognaWeb

Mancano ancora 2 mesi alla fine del calciomercato, di tempo ce n'è ancora molto, però.....

Dopo l'arrivo di Federico Santander (ormai una formalità, a breve si sottoporrà alle consuete visite mediche) il Bologna nelle prossime settimane dovrà assolutamente riempire un'altra casella nel reparto attaccanti. I nomi sono sempre quelli: Roberto Inglese (ma Ancelotti lo deve valutare), Manolo Gabbiadini (sono ormai quattro anni che il suo nome viene accostato al Bologna, sarà la volta buona? Difficile), Trotta, che pare un po' più defilato, lo scambio Lapadula-Destro è un'ipotesi, e poi Mister X, ossia il nome che (come sempre, giusto per il piacere di perculare i giornalisti e gli esperti di mercato, vedi Santander) non ti aspetti.

Il “lasagnone” paraguaiano non sta scaldando più di tanto i cuori della piazza (poverone, non è nemmeno arrivato e già non piace a nessuno). Dopo la cessione di SimoneVerdi, il popolo rossoblù si sarebbe aspettato un nome (di grido? Se ciao) che accendesse un minimo di entusiasmo dopo quasi tre anni di anonimato totale. Magari “il grande nome” potrebbe arrivare in agosto, quando le Big dovranno sbarazzarsi all'ultimo di qualche esubero (vedi Rog), questa ormai è la legge del mercato del terzo millennio. Il Bologna in questo momento, forte di un tesoretto da 30 milioni di euro (che potrebbe aumentare se Federico Di Francesco dovesse lasciare le Due Torri), è una società molto appetibile per l'avidità dei vari agenti e procuratori. Bisogna andarci con i piedi di piombo, perchè quando hai la pilla in mano, il “pacco” è come sempre dietro l'angolo.

Filippo Inzaghi dovrà sudare parecchio (ma in fondo è il suo mestiere) per rendere il Bologna competitivo. Il suo proverbiale 3-5-2 dovrà essere collaudato già prima di settembre, cercando, almeno per una volta, che si riesca a trovare un minimo di quadra già in agosto, per non rischiare di essere sbattuti fuori (ormai una costante) al primo turno di Coppa Italia contro la solita squadra di Serie B (di mezza classifica).

Super Pippo (almeno lui) ha riacceso un po' gli animi dei tifosi. Il suo entusiasmo e la sua voglia hanno contagiato tutti sotto le Due Torri. Soprattutto quando ha sottolineato: “Bologna l'ho sempre cercata, anche da giocatore”. Ma come caro Pippo, a 24 anni giocavi già una finale di Champions League contro il Real Madrid! “Ho cercato di sbarcare a Bologna prima di approdare all'Atalanta, quando ero ancora al Parma – a proposito del Parma...-”. Ah ok Pippo. Perchè al Bologna ti ricordiamo soprattutto per averci segnato sbadilate di gol. Aneddoti a parte, Filippo Inzaghi ha parlato di Europa League, ossia quel sogno che, per un comune che è tra i primi sette per numero di abitanti in Italia (non Andorra, Gibilterra o San Marino..), sembra pura utopia, quasi un miraggio da non sfiorare nemmeno con la forza del pensiero (orrore!!).

Considerando le cupe e soporifere (quanto monocorde) conferenze stampa del predecessore Roberto Donadoni (che speriamo trovi un'altra squadra al più presto per metterci in saccoccia altri 4 milioni di Euro), guardare oltre i confini italici è già un bel passo avanti, anzi, sembra l'era di un nuovo inizio. Poi magari l'Europa non arriverà (facile), ma almeno scorgere un minimo di intraprendenza da parte del proprio tecnico.....te fa star bene de core de mente e de panza (Cit. Don Buro – Vacanze in America).

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