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Genoa-Bologna, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 30 novembre 2008 Genoa e Bologna pareggiarono per 1-1 alla quattordicesima giornata del massimo Campionato, con rete dei padroni di casa ad opera Giuseppe Sculli (55') e pareggio degli ospiti con l'ex Marco di Vaio (63'). Fu un campionato esaltante per i rossoblù liguri, i quali raggiunsero un prestigiosissimo quinto posto in classifica, guidati da Gian Piero Gasperini in panchina, mentre per quelli emiliani ci fu una sofferta salvezza con l'avvicendamento di ben tre allenatori in stagione: a Daniele Arrigoni (al quale comunque non mancò mai l'affetto della tifoseria per la promozione del 2008) subentrò un esordiente Sinisa Mihajlovic dall'undicesima alla trentunesima giornata, quando fu il suo posto fu rilevato da Giuseppe Papadopulo dopo l'1-4 con il Siena.

Una cosa accomunò le due squadre in quella stagione e cioè il bomber: il Genoa aveva acquistato definitivamente l'argentino Diego Alberto Milito dagli spagnoli del Real Saragozza e si trattò di un ritorno in quanto il giocatore aveva già indossato la casacca del "Grifone" dal gennaio del 2004 fino all'estate del 2005, segnando 34 reti in 62 incontri complessivi (all'epoca il club si trovava in serie B).

Il Bologna, invece, prese Di Vaio in prestito proprio dalla società "zeneis" tra lo scetticismo generale, ma fortunatamente le cose presero una piega diversa: partito dalla segnatura contro il Vicenza in Coppa Italia (firmò l'1-0 iniziale, raddoppiò Adailton), non si fermò più, conquistandosi a suon di gol e giocate eleganti l'amore di tutto l'ambiente petroniano.

Di Vaio e Milito

Milito si confermò un autentico "matador", schiantando la Sampdoria nel derby del capoluogo ligure, sia all'andata (1-0 il 7 dicembre 2008) che al ritorno (3-1 il 3 maggio 2009, indimenticabile tripletta): il fatto non si verificava dalla stagione 1964-1965 e furono due partite da sogno per il popolo genoano. Non solo, l'attaccante di Bernal si portò a casa il pallone nel 4-0 rifilato alla Reggina (altre reti), insieme alle doppiette contro Torino (2-3 corsaro) e Lecce (4-1). Sulla prima dobbiamo soffermarci poichè la salvezza del Bologna dipese proprio da quella duplice segnatura ai granata: il 24 maggio 2009 i tifosi rossoblù danno l'assalto al "Bentegodi" di Verona per la gara contro il Chievo, con l'orecchio incollato alla radiolina in attesa degli aggiornamenti dall'Olimpico di Torino. Il Genoa corre per l'Eurozona mentre il Torino è sopra di un punto ai felsinei nella corsa alla salvezza e le notizie si susseguono frenetiche come le segnature: al 32' segna "El Principe" per gli ospiti, che giocano spronati dal loro presidente Preziosi, il quale non vuole perdere punti preziosi in vista dell'importante traguardo. Il Toro, chiaramente, non ci sta e pareggia al 40' con Franceschini, subendo però nuovamente il vantaggio genoano con Olivera al 48'; un minuto dopo ci pensa Rolando Bianchi a regolare nuovamente i conti, facendo tremare ancora i bolognesi, in trasferta e non. Proprio negli ultimi minuti avviene il colpo di scena che decide un'intera stagione: è sempre Milito a firmarlo, segnando su azione partita da calcio d'angolo e correndo sotto lo spicchio ospite che festeggia...insieme a quello di Verona riempito da migliaia e migliaia di colleghi rossoblù, anche se emiliani e non liguri, quasi un "gemellaggio" di colori in diretta.

La vergognosa rissa in campo finale con scontri ed espulsi farà da cornice ad una retrocessione beffarda per il Torino, finito a pari punti con il Bologna ma sotto per gli scontri diretti (sconfitto 5-2 all'andata e fermato sull'1-1 al ritorno). L'ultima giornata vedrà i petroniani vincere 3-1 in casa con il Catania ed archiviare così la pratica, grazie alle reti di Mingazzini, Terzi e Di Vaio, che toccò così quota 24, al fianco di Milito.

Anche per il bomber romano, salvezza a parte, fu un'annata ricca di soddisfazioni personali: triplette anche per lui contro il Toro nel già citato 5-2 casalingo (13 dicembre 2008) e Sampdoria (3-0 tra le mura amiche l'8 marzo 2009), insieme alla doppietta contro la Lazio (3-1 il 19 ottobre 2008) e le preziose segnature contro Siena, Palermo, appunto il Genoa, Chievo Verona, Napoli, ancora i granata (tutte finite 1-1), nonchè con la Reggina (2-2). Firmò inoltre il 2-1 sul Lecce all'ultimo respiro (17 maggio), che garantì ancora tranquillità prima della trasferta veronese.

A fine stagione il "Zena" potè brindare ad una brillante qualificazione in Europa League, mentre il "Bulaggna" iniziò i preparativi per festeggiare il Centenario (1909-2009) nella massima serie, com'era giusto che fosse per un club di importanza storica per il calcio italiano.

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