Siamo vicini ad una svolta per quanto concerne la scelta del nuovo direttore sportivo del Verona. Ieri è stato sancita l’uscita di scena ufficiale a Pantaleo Corvino, poco prima il Bologna aveva capito che non avrebbe potuto aspettare in eterno Walter Sabatini. Pallotta lo libererà, ma non si sa quando. Può essere il primo luglio come il primo settembre, il Bologna non può aspettare.
Ecco allora che i rossoblù si sono immediatamente fiondati sul piano B, la scelta meno di curriculum ma più incentrata sul gioco di squadra: Riccardo Bigon. Anche l’ex Ds del Napoli è sotto contratto, a Verona, ma Setti oggi con ogni probabilità delineerà l’Hellas del futuro, probabilmente con Filippo Fusco nel ruolo di direttore sportivo. A quel punto, la risoluzione con Bigon sarebbe immediata, così come la sua nuova avventura a Casteldebole. Dopo un mese di trattative e incontri con Sabatini, alla fine il Bfc ha scelto l’opzione da sempre rimasta sullo sfondo ma probabilmente non così tanto. Le difficoltà ad arrivare al Ds erano note, ecco dunque che i buoni rapporti con Setti hanno fatto sì che l’opzione Bigon rimanesse calda e praticabile. Un salvagente utilizzato nel momento del bisogno.
Bigon: un ometto squallido, triste, senza fiuto e senza collaboratori validi, che dopo aver combinato disastri anche Verona, risultato serie B… viene da noi. Perfetto, non male. Spero ancora che invece si mantenga ancora il piano A: Spalletti, sino a che non si libera, da dietro le quinte a “giostrare” sia Roma che Bologna, poi solo noi.
Meglio lasciarsi “giostrare” che guidare da uno che non è capace!
Benvenga, e via con una nuova avventura.