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Finalmente Mirante: “L’incubo è finito. Sono state notti tristi e lunghe”

Le parole del portiere ieri in conferenza stampa

Redazione TuttoBolognaWeb

Ieri è stata la giornata di Antonio Mirante.

Come racconta il Resto del Carlino, la tanto attesa abilitazione medico sportiva per il ritorno del portiere all’attività agonistica è finalmente arrivata, il suo problema cardiaco finalmente e definitivamente alle spalle.

Mirante ha raccontato le sue prime sensazioni: "In quel momento mi sono passate tante cose per la testa. Sono tornato a fine agosto: ho ripensato che il 29 agosto ero in campo a Torino e quello dopo in ospedale a chiedermi se avrei dovuto smettere o meno. Quando fai l’atleta metti in conto gli infortuni e gli stop, ma quello che è capitato a me era una cosa diversa. Così, quando mi hanno dato la notizia ho pensato che finalmente posso buttarmi tutto alle spalle, che l’incubo è finito".

Il portiere ieri nel corso nella conferenza stampa ha raccontato il suo incubo ma soprattutto ha emozionato la sua voglia di rialzarsi: "Mi sono svegliato una mattina in ospedale e ho visto mia mamma che dormiva sulla sedia con la testa appoggiata a un banco: questa cosa mi ha straziato e ho capito che dovevo uscire di lì il prima possibile e riprendermi la mia vita. Devo ringraziare pure il mio amico fraterno Palladino, che ha preso l’aereo da Crotone per venirmi a fare compagnia per due giorni all’Ospedale Gemelli di Roma. E pure medici, compagni, infermieri, mister, società".

Mirante è sempre rimasto a fianco del Bologna: "Non ho voluto allontanarmi dal mio mondo, dal Bologna, perché vivo per questo. So che le cose importanti nella vita sono altre, non avevo bisogno di questo problema per capirlo: ma ho pensato fosse giusto rimanere al fianco della squadra anche se questo mi faceva soffrire, non potendomi allenare e giocare. Sono stati mesi lunghi e noiosi, soprattutto le notti".