“In un modello tradizionale il presidente dall’altra parte dell’oceano potrebbe incidere tanto, ma siccome le società di calcio stanno cambiando profondamente, dico che è possibile creare un modello diverso. A Roma per me è stato uguale, abbiamo fatto due anni di preparazione e poi nei successivi quattro ci siamo qualificati tre volte in Champions. C’è un lavoro di costruzione che viene fatto e che necessita di tempo. Saputo è soddisfatto della crescita della società che riguarda la parte sportiva e quella strutturale, poi è ovvio che quando perdiamo si incavola anche se non lo esterna. Di fronte ad alcune prestazione anche lui rimane sconcertato”.
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