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Fenucci: “Non possiamo comprare giocatori pronti, ma giovani prospetti da far crescere in casa”

L'intervento dell'ad rossoblu su E Tv Rete 7.

Redazione TuttoBolognaWeb

Le parole di Claudio Fenucci ai microfoni del programma L'Ottavo Scudetto su E Tv Rete 7: "Sul mercato non possiamo fare come faceva Gazzoni, c'erano altre cifre che ora non ci possiamo permettere. Dobbiamo costruirci i campioni in casa, come Verdi. È impossibile al momento ingaggiare dei campioni già affermati che hanno uno stipendio non alla nostra portata. I giovani non ti assicurano un rendimento costante, ma vanno aspettati".

L'ad ha parlato anche di Mattia Destro: "È stato il manifesto della nostra prima campagna acquisti in serie A. Ora è reduce da una serie di guai fisici che ne stanno condizionando il rendimento. Si impegna molto, questo è certo: è il primo ad arrivare al campo per gli allenamenti e l'ultimo ad andare via. Dietro a Destro possiamo mettere un giocatore esperto a fine carriera, come Floccari, oppure un giovane come Sadiq o Petkovic. Vogliamo sviluppare dei campioni in casa, in modo da migliorare la competitività della squadra. Ma per farlo ci vuole la forza di aspettarli. Contatti con la Cina? No, non ci è arrivata nessuna offerta. Sadiq? Volevamo investire sul giocatore per riscattarlo e puntiamo ancora a farlo. Potrebbe diventare una pedina del Bologna del futuro, diamogli tempo. Non possiamo comprare giocatori pronti, ma solo giovani di prospettiva da far crescere in casa". 

Sulla questione stadio: "Ci aiuterà per la crescita dei ricavi autonomi. Stiamo lavorando per sviluppare nuovi introiti. Il progetto prevede di avvicinare le curve, forse anche le tribune. Sarà un'opera unica: il recupero di un monumento in cui il Bologna ha costruito la sua storia unito al comfort di uno stadio moderno. Lo stadio ci porterà a diventare più competitivi, in più con un cambiamento sulla questione diritti tv potremmo avere un ulteriore spinta economica dal 2018 in poi.  Tempi? Sono dettati dalla legge. Se tutto fila liscio i lavori dovrebbero partire nel 2019".

Alcune considerazioni anche sui prezzi degli abbonamenti per il prossimo anno: "I prezzi sono stati modulati per favorire gli abbonati. Nonostante gli aumenti, la risposta dei tifosi è stata positiva. Saputo fa la sua parte, ma ha bisogno di altri introiti: la città deve seguirlo. Oggi viviamo una facile, ma la gente si è appassionata al progetto. Vogliamo essere competitivi".

Chiude parlando della Coppa Italia: "La formula è vergognosa. È un sogno per le piccole, mortificato da esigenze televisive che vogliono vedere le grandi arrivare in fondo".

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