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ESCLUSIVA TBW – Pazienza: “Giack e Destro possono mettere in difficoltà la Juve, tutti i giocatori direbbero sì al Bologna”

Intervista esclusiva al doppio ex della gara di domani, Michele Pazienza, attualmente alla Reggiana. Di Francesco Bocchini

Redazione TuttoBolognaWeb

La redazione di Tuttobolognaweb ha intercettato in esclusiva il centrocampista della Reggiana, Michele Pazienza, con un passato nelle fila della Juventus e del Bologna.

Salve sig. Pazienza, da ex come vede il match di domani fra le sue vecchie squadre?

"Si affrontano due compagini con obiettivi diversi, ma pur sempre importanti. Il Bologna vuole conquistare al più presto la salvezza, in più i rossoblù si esaltano quando affrontano le grandi squadre. Dall'altra parte la Juve deve difendere il primato appena conquistato a spese del Napoli".

Quanto potranno incidere, in casa bianconera, le assenze e il fatto di dover giocare un ottavo di Champions fra pochi giorni?

"La Juve ha una rosa talmente ampia che Allegri non faticherà a trovare le alternative giuste. La partita più probante sarà quella col Bayern, perché in campo internazionale si spendono tante energie mentali, oltre che fisiche. I giocatori però sono abituati al doppio impegno e sono sicuro che non si faranno distrarre".

Uno dei punti di forza del Bologna è senza dubbio il suo allenatore, Roberto Donadoni, che lei conosce piuttosto bene.

"Per lui parlano i numeri. Con Roberto in panchina, la squadra ha ritrovato risultati ed entusiasmo, mentre con Rossi la situazione era piuttosto brutta. Al mister ex Parma vanno fatti tanti complimenti, anche se ora arriva il difficile: confermarsi e mantenere alta la concentrazione. Ma conoscendolo sono sicuro che ce la farà, visto che è un professionista meticoloso".

Un altro faro della squadra è Giaccherini. Può essere lui l'uomo decisivo contro la Vecchia Signora?

"Emanuele è un calciatore che nelle sfide importanti risponde sempre presente, ma il Bologna ha altri elementi di assoluto valore. Mi viene in mente Destro, che ha alle spalle esperienze in società blasonate e che ultimamente ha dimostrato di essere in forma".

D'accordo quando si dice che il centrocampo è il reparto più forte dei rossoblù?

"Assolutamente. Ci sono giocatori oltre che dalle grandi qualità tecniche, anche dinamici e forti fisicamente, come Diawara e Donsah. Il primo in particolare sta sorprendendo tutti, perché quasi nessuno lo conosceva, eppure sta facendo ottime cose".

Che ricordi ha dell'esperienza sotto le Due Torri?

"A Bologna ho passato anni contraddistinti da alti e bassi. Non sono mai riuscito ad esprimermi del tutto ai miei livelli, però sono stato benissimo, mi sono sentito importante per la squadra e non ho rimpianti, se non forse per come è andata l'ultima stagione, chiusa con la retrocessione".

Dopo l'arrivo di Saputo, quanto appeal può avere il Bologna nei confronti dei calciatori?

"Qualsiasi giocatore di qualunque livello, in questo momento, accetterebbe di vestire la maglia rossoblù. Forse anche negli anni passati sarebbe stato così, ma prima c'era più confusione a livello societario. Adesso c'è un progetto chiaro e ambizioso, che garantisce alla piazza un futuro luminoso".