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ESCLUS. TBW – Locatelli: “Donadoni deve molto al Bologna. Saputo è stato l’acquisto più importante”

L'intervista esclusiva al doppio ex della gara di domenica a Bergamo, il fantasista Tomas Locatelli. di Francesco Bocchini

Redazione TuttoBolognaWeb

La redazione di Tuttobolognaweb ha intercettato in esclusiva Tomas Locatelli, bergamasco di nascita e cresciuto calcisticamente nelle giovanili dell'Atalanta, con la quale ha giocato dal 1993 al 1995. Il fantasista ha vestito anche la maglia del Bologna dal 2000 al 2005.

Salve sig. Locatelli, domenica è in programma all'Atleti Azzurri d'Italia la sfida fra le sue due vecchie squadre. Cosa ci dobbiamo aspettare?

"Nerazzurri e rossoblù attraversano momenti differenti. I ragazzi di Donadoni arrivano a Bergamo con maggior tranquillità, anche se non devono prendere sotto gamba l'impegno, visto che l'Atalanta è alla ricerca disperata di punti e sarà concentrata ai massimi livelli. La situazione della Dea non è semplice, anche perché erano diversi anni che la squadra non navigava in acque così turbolenti e potrebbe aver perso l'abitudine a lottare fino in fondo per la salvezza".

Dal punto di vista della mentalità, chi potrebbe avere i maggiori vantaggi?

"Ci sono dei pro e dei contro sotto entrambi i punti di vista. Giocando con la mente libera, il Bologna potrebbe entrare in campo pensando che sia una passeggiata e rischierebbe di fare una brutta figura. Se, invece, la formazione rossoblù approcciasse bene la gara allora potrebbe tentare giocate difficili e creare situazioni figlie della maggior serenità. L'Atalanta, dal canto suo, non deve sbagliare, perché altrimenti si ritroverebbe davvero nei guai".

Quanto pesa l'infortunio di Destro sul proseguo del campionato del Bologna e sulle speranze in chiave azzurra dell'attaccante?

"Un incidente che non ci voleva, sia per il momento della squadra che per quello di Mattia. Conoscendo Conte, questo stop forzato limita di molto le possibilità di vedere l'attaccante ex Roma e Milan ai prossimi Europei, perché il Ct ha sempre convocato chi ha giocato col proprio club. Adesso però Destro deve solo pensare a guarire e a mettersi a posto, senza forzare i tempi, perché rischierebbe di crearsi delle problematiche in futuro".

Al suo posto chi dovrebbe schierare Donadoni? Floccari oppure un altro giocatore nel ruolo del cosiddetto "falso nueve"?

"Dipende dall'avversario che si ha davanti e dal modulo che si vuole adottare. Floccari è l'elemento con le qualità più adatte per sostituire Destro e alla fine il mister potrebbe scegliere lui, tenendo così fede alla schema che ha utilizzato fin dal suo insediamento".

A proposito di Donadoni, quanto è realistico immaginare un suo ritorno in Nazionale?

"Il Bologna ha dato fiducia al mister quando lo ha scelto, per cui Roberto in questo momento deve pensare a fare il massimo per la squadra, perché deve molto alla dirigenza rossoblù. Se poi a fine anno volesse fare il Ct è una scelta che si deve accettare e che ci può stare, per il blasone della Nazionale. Sicuramente Donadoni ci penserà a lungo, perché non è facile lasciare una società che ti ha dato la possibilità di tornare ad alti livelli".

Cosa manca al Bologna per lottare per traguardi più importanti di una salvezza?

"Tutto parte dalla solidità del club, aspetto che è mancato negli ultimi anni. Saputo garantisce alla piazza una crescita sotto tutti i punti di vista e questo lo avvertono anche i calciatori, che riescono a dare il massimo. Il salto di qualità verrà in primis dalla società e poi dalla possibilità di acquistare elementi di spessore, anche se quello più importante lo hai già fatto e si tratta del Presidente italo-canadese".

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