news

Dopo sei mesi di nuovo il Carpi, quando le strategie societarie sono profondamente diverse

Le due squadre si affrontano di nuovo dopo il tre a zero della passata stagione, ma tante cose sono cambiate

Manuel Minguzzi

Lo hanno più o meno scritto tutti, il Carpi di Bonacini a costo zero è per il momento davanti al Bologna di Saputo costato circa 30 milioni. Evidentemente qualcosa in casa rossoblù non è andata. Sabato le due squadre torneranno ad affrontarsi dopo il cocente tre a zero della stagione scorsa al Cabassi, era il primo aprile e quella partita sancì inequivocabilmente la fuga solitaria dei biancorossi. Da lì a poco il Bologna perse pure la seconda piazza a favore del Frosinone. Diverse cose sono cambiate da quella serata, innanzitutto l'impianto e le squadre. Si gioca al Braglia, dove sabato sono attese circa 10mila persone con una buona dose di affluenza rossoblù.

Le rose, il Carpi ha dovuto stravolgere il suo impianto votato alla gioventù con inserimenti di giocatori di esperienza come Zaccardo, Spolli, Borriello e Lazzari ma non ha risolto il problema portiere dopo l'addio di Gabriel. Né Brkic, né Benassi né Belec hanno dato le dovute garanzie, Sannino sceglierà comunque quest'ultimo sabato. Il Bologna invece ha fatto piazza pulita della squadra costruita da Fusco un anno fa, sono rimasti in pochissimi e giocano solo Masina e Oikonomou. Una rivoluzione che non ha dato i frutti sperati ma che ha bisogno di un disperato rilancio in tempi brevi se non si vorrà sancire una dolorosa retrocessione già a metà campionato. Il Carpi è una diretta concorrente e potrebbe essere scavalcata dai rossoblù proprio sabato, al momento più una speranza che una solida realtà.