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Donadoni: “Grande spirito di gruppo, ho bisogno di tutti”

Lunga e completa intervista pubblicata questa mattina su Stadio all’allenatore del Bologna Roberto Donadoni, una chiacchierata a tutto tondo non solo sul Bologna ma anche sul campionato e, ahinoi, sui noti accadimenti di Parigi. Si parte...

Redazione TuttoBolognaWeb

Lunga e completa intervista pubblicata questa mattina su Stadio all'allenatore del Bologna Roberto Donadoni, una chiacchierata a tutto tondo non solo sul Bologna ma anche sul campionato e, ahinoi, sui noti accadimenti di Parigi. Si parte proprio da lì: "Quando ho saputo quello che era successo mi è tornata subito alla mente Charlie Hebdo. Mio figlio, all'epoca, studiava fotografia proprio vicino a quella www. Ne ho parlato subito con lui, abbiamo ancora dentro quel clima. Pensare che un giovane termini la propria vita per dare morte agli altri non è comprensibile".

Si passa poi a temi più calcistici, per esempio le due vittorie consecutive del Bologna: "La risposta della squadra è stata perfetta, ti dà subito la benzina che ti serve. Ho avvertito subito un clima positivo, più si andrà avanti e più ci conosceremo e questo aumenterà il feeling". Alla domanda su che tipo di lavoro ha puntato, Donadoni ha risposto in maniera chiara: "Ho cercato di smussare i difetti esaltando i pregi. La squadra sta bene, corre e ha benzina, ma non dobbiamo rincorrere gli avversari perché non servirebbe a niente. E' stata fatta una buona preparazione, bisogna solo avere equilibrio". Se da una parte Rossi in estate lamentava una rosa corta a disposizione, ora, con tutti i rientri, Donadoni sembra avere il problema opposto: "Numericamente parlando abbiamo dieci giocatori di troppo, un problema che dovremo risolvere. La società ha deciso di reintegrare Ceccarelli e Pulzetti e io ho avallato. Il regolamento però non ci consente di inserirli in lista".

Dopo la sosta, è tempo di rituffarsi nel campionato e il prossimo avversario è la fortissima Roma. Donadoni la pensa così: "Non mi piace fare troppi ragionamenti sugli avversari, preferisco concentrarmi sui noi stessi. Di sicuro la Roma è molto forte e una vittoria avrebbe valenza doppia per noi. Di solito si dice così per gli scontri diretti ma se noi facessimo tre punti con i giallorossi sarebbe poi difficile per le nostre rivali fare altrettanto". Per quanto riguarda invece gli obiettivi del Bologna, Donadoni non lascia spazio ai sogni: "Fino al 9 giugno la squadra ha vissuto l'incertezza tra A e B, non credo che nessuno pensasse di lottare per l'Europa League. Da esterno vedendo il Bologna mi sono fatto un'idea chiara: che si dovesse lottare per il mantenimento della categoria. Poi sì, strada facendo si migliora".

Un commento anche sul chairman Joey Saputo: "Ho parlato con lui, mi ha fatto un'ottima impressione. Parla poco ma va dritto al concreto. Quelli che si riempiono la bocca di parole mi piacciono poco…". Passando ai singoli, gli viene chiesto della forza di Diawara. Donadoni rimane con i piedi per terra: "Prima di dire quanto è forte ne deve passare di acqua sotto i ponti. Dipende molto da lui, noi siamo qui per aiutare la sua crescita. Sarò felicissimo se arriverà in una grande squadra". Si passa poi a Destro, un giocatore rigenerato dalla cura Donadoni: "Destro ha cominciato un percorso che mi piace al di là dei gol che arriveranno. A lui ho detto di stare tranquillo, tornerà ad essere il giocatore che si aspettano che sia". Chiusura sul mercato di gennaio, il mister non si sbilancia: "Devo prima capire cosa mi serve, è presto".

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