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Donadoni: “Dovremo tirare fuori gli attributi”

La conferenza di Roberto Donadoni

Manuel Minguzzi

Prudenza. Questa è la parola d'ordine di Roberto Donadoni alla vigilia della sfida contro il Frosinone domani al Matusa. Per il tecnico occorre rimanere con i piedi per terra, senza troppi voli pindarici. Non si pensa alla classifica, non si pensa a chi c'è davanti ma solo alla partita di domani: "Invito tutti a restare con i piedi per terra, e a pensare esclusivamente al Frosinone: è la classica partita da uomini veri, perché troveremo un ambiente difficile e a cui dovremo far fronte con una prova di squadra importante. Ci vorranno gli attributi".

Donadoni poi ripete un concetto che aveva già espresso domenica al termine della sfida vinta contro la Samp. Si guarda a quello che è necessario fare: "Noi pensiamo solo a quello che siamo in grado di fare. Guardiamo in casa nostra e alle qualità che possiamo esprimere. Conterà l'atteggiamento, come ho già ripetuto più volte questa è una settimana decisiva. Voglio vedere un certo tipo di prestazione, soprattutto a livello di carattere dei ragazzi. Serve il giusto atteggiamento, così come servirà essere pronti fisicamente e mentalmente. Ieri abbiamo lavorato molto in scarico, oggi valuterò bene le condizioni di chi ha giocato domenica. Essendo una partita dura ho bisogno di giocatori pronti".

C'è tempo un commento sul nuovo arrivato Constant, per Donadoni ci sarà ancora tanto lavoro da fare. A domanda diretta sulle condizioni del giocatore, il mister è chiaro: "E' quella di un giocatore che da metà novembre non sta giocando, dovrà lavorare tanto e metterci tanta buona volontà. Solo così potrà avvicinarsi alla condizione degli altri e poter essere utile alla squadra".

L'altro aspetto delicato è relativo a Camilo Zuniga. La morte del padre ha scosso il ragazzo e Donadoni è consapevole del fatto che dovrà recuperarlo più che fisicamente mentalmente: "Zuniga lo stiamo aspettando, è un ragazzo che va un po' rigenerato. Pensavamo fosse solo un discorso fisico ma ora c'è un aspetto più importante che è quello mentale. Sarà un percorso difficile ma andrà fatto".

In tema di mercato, arriva una domanda sui giocatori in uscita rimasti invece al Bologna. Donadoni è chiaro con tutti: "Devo fare delle scelte, capita che due o tre giocatori si allenino in maniera non sempre abituale come esercitazioni o altro. Sono stato chiaro con alcuni di loro, sulle opportunità da poter cogliere. Penso di aver fatto la parte che dovevo, l'ultima parola spetta sempre a loro e sanno quale può essere lo scenario futuro". Per quanto riguarda il mercato in entrata, Donadoni sottolinea come non possa, al momento, godere a pieno dei tre nuovi acquisti: "Sono arrivati tre giocatori, ma in questo momento significa averne uno solo pronto, ovvero Floccari. Sugli altri due dovremo lavorare. Dal punto di vista dei nomi sono tre giocatori importanti, se pensiamo invece all'utilizzo l'ago della bilancia si è spostato di poco. Constant e Zuniga faccio fatica a dire quando li avremo pronti".

C'è poi anche il capitolo giovani, la trasferta del Matusa rappresenta una prova di maturità per la truppa rossoblù. Un esame comunque difficile da superare:  "Dobbiamo sempre avere fame, voglia, determinazione. Non possiamo permetterci pause. I nostri giovani devono continuare ad accelerare, non possono bloccare ora il loro processo di crescita".