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Domenica sarà la partita “del cuore” per Gastaldello

Questa domenica Daniele Gastaldello, capitano del Bologna, sarà l'ex di turno con 8 anni di militanza nella Sampdoria. Una partita costellata di tantissimi ricordi per un veterano rimasto nel cuore della tifoseria genovese da un lato ed eletto...

Redazione TuttoBolognaWeb

La discesa in serie B a gennaio, ventotto gare (come il suo numero di maglia), 2449 minuti di battaglia sui campi di calcio ed un gol, il gol nel derby tutto emiliano contro il Carpi e quella fascia da capitano che solo i grandi calciatori sanno come guadagnarsi: Daniele Gastaldello è entrato ufficialmente nella storia del Bologna, sfidando ostacoli impervi e giocando con la foga di un ragazzino.

Il difensore trentaduenne di Camposanpiero (provincia di Padova), è diventato un "santo" nella difesa che ha preso in mano da vero condottiero ed ora "San Gasta" vive una vera e propria "seconda vita" con i colori rossoblù. Domenica, quindi, sarà una gara davvero speciale, con la tifoseria avversaria che non ha dimenticato quanto ha fatto per loro nelle sue stagioni blucerchiate: i posti nell'alta classifica (quarto e sesto), un'inopinata retrocessione condita però da un'immediata risalita nella massima serie, grazie anche ad una doppietta messa a segno contro il Varese (3-2) nella finale play-off.

Oltre a ciò, un'attenzione speciale verso il sociale, con il celebre episodio di una battuta fatta ad sua festa di compleanno: "Non voglio regali, piuttosto fate donazioni all'ospedale".

Nel gennaio del 2015, l'invito di Pantaleo Corvino ed il suo "sì" che ha portato tanta felicità alla tifoseria del Bologna e l'onore di una seconda promozione in A: gioia che non è toccata ai più celebri Giovinco, Ilicic e Saponara, i quali preferirono lidi stranieri o altri club comunque della massima serie nazionale.

In quel Bologna, allenato dal giovane Diego Lopez, reduce dall'esperienza come secondo al Cagliari, trovò il suo posto e la sua nuova energia per risalire, partita dopo partita, prestazione dopo prestazione. Nonostante un infortunio che lo costrinse a saltare i play-off e qualche ruggine emersa nella nuova militanza in A, è riuscito sempre a risorgere, come un'araba fenice, conquistando senza paura nuovi traguardi che sicuramente la società da Joey Saputo saprà offrirgli, senza però dimenticare le proprie radici. Ecco quindi, perché domenica ci sarà un qualcosa che, a dispetto della rivalità ultradecennale, unirà le due tifoserie opposte: la presenza in campo di un autentico campione che nel suo cuore ha unito una città di mare ligure ed una immersa nelle verdi pianure emiliane dando il massimo di sé, conquistando sempre il cuore dei tifosi.

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