news

Destro e la cura Donadoni: 5 reti in 6 partite

Un Mattia Destro rigenerato alla corte di Roberto Donadoni, in 6 partite ben 5 goal per l'attaccante di Ascoli Piceno che nella precedente gestione era a quota zero.

Lorenzo Romandini

Una vera e propria metamorfosi quella di Mattia Destro.

Il confronto con la passata gestione con in panchina Delio Rossi è praticamente impossibile da portare a termine. Il giocatore visto in campo nelle prime 10 giornate è una sbiadita fotocopia di questo ragazzo che sta trascinando il Bologna in lidi sicuri della classifica.

Lo stesso Delio Rossi si potrà chiedere cosa ha fatto di male nella sua lunga carriera di allenatore per meritarsi il Destro più indolente e irrisoluto della storia. Per le 10 partite con l'ex tecnico in panchina infatti neanche una rete sul suo tabellino, il giocatore si aggirava in campo come un fantasma, incapace di essere incisivo, incapace di aiutare la squadra, ma soprattutto incapace di mandare in fondo alla rete anche le occasione più ghiotte, trovatesi sui piedi.

Poi la musica è cambiata, non solo per il Bologna ma anche per le sorti del giocatore.

Mattia Destro si è voluto presentare nella maniera migliore al suo nuovo allenatore, dato che al debutto di Donadoni (1 Novembre contro l'Atalanta), il giocatore ha siglato la sua prima rete in rossoblù. Successivamente lo abbiamo visto segnare sul dischetto contro “il suo passato” (i giallorossi in data 21 Novembre) portando nelle casse del Bologna un preziosissimo 2 a 2 e accendendo i cuori (infreddoliti e bagnati) dei tifosi presenti al Dall'Ara.

Ha steso con la sua doppietta il Napoli il 6 Dicembre e infine lo abbiamo visto segnare sabato sera contro l'Empoli.

Una partita contro i toscani da vero uomo-squadra, un goal, una traversa, un calcio di punizione (trasformato poi da Brienza) guadagnato con le unghie e i denti; un Mattia Destro sempre più partecipe nelle manovre dei Rossoblù, sempre più presente e sempre più capace di portare sulle sue spalle l'intero attacco.

Le statistiche parlano chiaro, il suo bilancio attuale è di 5 reti in 6 partite disputate (ha saltato la sfida di Torino per la squalifica rimediata). Andando a ritroso nella storia vediamo come anche nella sua stagione della consacrazione (annata 2011 – 2012 con il Siena) raccolse anche lì, nelle prime 17 giornate, 5 goal, che poi sarebbero diventati 12 reti a fine Maggio.

Nemmeno alla Roma Destro aveva viaggiato con un simile ritmo, infatti dopo 17 giornate sia nella stagione 2012 – 2013 e sia nella stagione 2014 – 2015 (per citare le annate più prolifiche) era a fermo a 4 goal.

La domanda quindi sorge spontanea: come ha fatto Donadoni ha rigenerare questo ragazzo?

Ci si potrebbe arrovellare il cervello tutto il giorno, cercando di capire quali parole siano uscite dalla bocca di Donadoni e recepite in maniera così forte dal ragazzo per trasformarlo così velocemente.

Che si parli di maggiore responsabilità o di allontanare dalla testa del giovane ragazzo la presunzione di essere ancora il bomber di squadre come Roma e Milan (dove la palla arriva tra i piedi e basta aspettarla) o forse anche il fatto che Destro non si potesse più permettere di fare altri passi falsi, non solo per sé ma anche per il Bologna; tutto queste cose possono aver mutato qualcosa nella testa dell'attaccante.

Successivamente non dimentichiamo che oltre a parole nuove e di grande stimolo, Donadoni ha portato anche una maniera diversa di pensare il calcio dentro al rettangolo verde, un gioco più propositivo che magari ha fatto trovare il giocatore di Ascoli Piceno, molto più a suo agio.

In ogni modo questi sono i numeri della sua annata 2015 con la maglia Rossoblù.

Nel 2016 sul calendario è già pronta la sfida a San Siro contro il Milan nel giorno dell'Epifania. La cosa che tutti i tifosi si auspicano (e forse anche lo stesso giocatore) è di poter vederlo esultare sotto la curva della sua ex squadra.

tutte le notizie di