news

Destro e Giaccherini dal Rosso-Blu all’Azzurro

di Lorenzo Romandini Lo hanno detto chiaro e tondo, i due talenti italiani dopo una stagione avara di soddisfazioni hanno scelto Bologna per la loro personale rivincita. Per convincere il ct Antonio Conte a dar loro fiducia, per meritarsi la...

Lorenzo Romandini

di Lorenzo Romandini

Lo hanno detto chiaro e tondo, i due talenti italiani dopo una stagione avara di soddisfazioni hanno scelto Bologna per la loro personale rivincita. Per convincere il ct Antonio Conte a dar loro fiducia, per meritarsi la convocazione all’Europeo in Francia.

Potevano scegliere diversamente; a Mattia Destro avevano già comprato il biglietto direzione Monaco agli inizi di Giugno. Andare all’estero per ricominciare, ma ha rifiutato.

Dall’estero invece è tornato Giaccherini, che dopo 2 stagioni al Sunderland (e la sua avventura poteva durare fino al 2017) ha deciso di approdare sotto le due Torri, abbassandosi e anche di molto lo stipendio di 2,3 milioni annui.

Tutto questo per la Nazionale, tutto questo per la maglia azzurra.

Hanno tempo fino a maggio 2016 per convincere Conte che ha più volte ribadito che l’estero non è sempre la scelta migliore per poi poter essere convocato a Coverciano e ulteriormente: “Io convoco chi gioca”.

Loro da circa un anno non giocano in Nazionale, ora hanno un anno per prendersi l'Europeo.

Destro e Giaccherini hanno scelto Bologna non solo perché potranno essere titolari (e speriamo anche decisivi) in questa stagione ma anche perché questa piazza non è nuova per la rinascita dei giocatori; in primis Diamanti che nel 2012 è riuscito grazie ai sui 8 gol e 12 assist (forse l’annata migliore della sua carriera) a conquistarsi l’Europeo di Polonia e Ucraina e poi Baggio che artigliò il mondiale 1998 con una stagione chiusa con 22 gol. Inoltre non si può non citare Gilardino, Signori e Di Vaio, affascinato tanto dall’ambiente e dal progetto Rosso-Blu da diventare il nostro Club Manager.

La maglia azzurra non è un’impresa da molti ma nemmeno impossibile.

Antonio Conte e il suo occhio di riguardo per Giaccherini lo conosciamo bene. Fu impiegato in tutti i ruoli possibili nell’anno del passaggio dal Cesena alla Juventus, l’anno della sua consacrazione.

Emblematica è la frase che riporta il Corriere dello Sport - Stadio dell’allora ct Bianconero: “Se si fosse chiamato Giaccherinho verrebbe considerato molto di più”.

Mattia Destro invece dovrà vedersela con tanti altri colleghi.

Antonio Candreva (Lazio), Eder (Sampdoria), Stephan El Shaarawy (Monaco), Manolo Gabbiadini (Napoli), Sebastian Giovinco (Toronto), Ciro Immobile (Siviglia), Graziano Pelle’ (Southampton), Franco Vazquez (Palermo), Simone Zaza (Juventus). Queste le scelte di Conte.

Le incognite per il momento sono ovviamente l’ex milanista El Shaarawy che dovrà ambientarsi nella sua nuova casa: Monaco; Giovinco costretto a lasciare il ritiro e a tornare a Toronto per l’infortunio rimediato sabato contro il Montreal. Immobile che dovrà convincere il pubblico di Siviglia a suon di gol e infine Zaza che ha trovato molte difficoltà ad ambientarsi nel nuovo mondo Juventino, costretto a sgomitare per un posto da titolare si è visto prima scendere all’ultimo posto della graduatoria di Allegri e poi quasi ceduto all’estero (Coman lo ha salvato in extremis)

Non dobbiamo dimenticarci di Mario Balotelli, oggetto del desiderio di Galliani di questo mercato (dopo Ibrahimovic, si intende) che si trova a dover contendersi il posto con molti attaccanti di livello (Bacca e Luiz Adriano in primis). Lui si gioca la sua ultima chance per poter tornare ad essere il trascinatore degli azzurri come in quella notte a Varsavia contro la Germania.

Destro e Giaccherini promettono una stagione esplosiva.

Destro ha prefissato il tetto di 13 gol e Giaccherini con le sue incursioni dalla fascia è pronto a sfornare assist al compagno (ma anche a segnare).

Insieme per passare dal Rosso-Blu all’Azzurro.