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De Carolis: “Il Bologna gioca senza pensieri”

Guido De Carolis, intervistato a "Quasi Gol", parla della partita di sabato sera, dello stato di salute delle due squadre e del suo libro.

Redazione TuttoBolognaWeb

Guido De Carolis, rispondendo alle domande postegli a "Quasi Gol" sull'incontro Inter-Bologna di questo sabato, fa il punto della situazione delle sfidanti: "L'Inter vive un momento di ripresa, dopo la sconfitta in campionato di Torino sono arrivate parole durissime, a seguire il 3-0 in Coppa Italia contro la Juve e la larga vittoria, per 3-1, contro il Palermo. Non è ancora guarita, deve trovare il suo equilibrio in campionato, per il Bologna sarà una sfida difficile, anche perchè l'Inter punta ad arrivare al confronto diretto con la Roma per la qualificazione in Champions League all'Olimpico".

Aggiunge poi: "Il Bologna gioca senza pensieri e questo può mettere in difficoltà la squadra di Mancini".

Fa poi un'altra osservazione sul rendimento delle due squadre: "I valori si sono un po' assestati, l'Inter è da 4-5 posto e il Bologna a centro classifica, il Bologna ha ritrovato gioco e punti, mentre l'Inter ha una situazione societaria difficile, con volti nuovi; è una squadra costruita non bene, perchè non ha terzini di livello, a centrocampo ha tre mediani puri ed un centrocampista di costruzione, Brozovic. Mancini ha cambiato modulo, scatenando le bocche da fuoco Ljajic e Perisic".

Passa poi a parlare del suo libro "Una Fifa del diavolo", da poco pubblicato e messo in commercio: "Nel libro ci sono personaggi ben noti, Platini e Blatter, ma anche Putin e Obama. E' un libro che parla della F.I.F.A., che organizza il calcio in giro per il pianeta".

Esprime anche soddisfazione per l'accoglienza ricevuta: "Pierluigi Collina mi ha chiesto delle informazioni, anche addetti del Bologna, dell'Inter e del Milan; ho avuto un buon riscontro".

Torna poi a parlare della partita del fine settimana calcistico: "Il Bologna se la può giocare con l'Inter, che è una squadra incostante, non è in salute; io sfrutterei le fasce, perchè è lì che l'Inter va in difficoltà, soffre di più, soprattutto nella fase difensiva. Se Giaccherini e Mounier partono larghi e puntano l'uomo, lì l'Inter soffre".

Conclude poi con la questione "calda" della permanenza di Donadoni sulla panchina del Bologna: "Può rimanere sulla panchina del Bologna solo al 60%, credo che non andrà via per la Nazionale, anche per le tante candidature".

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