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De Carolis: “Donadoni ha cambiato volto alla squadra”

Guido De Carolis, ai microfoni di "Quasi Gol", parla del Bologna, della partita di sabato contro il Torino, dei possibili scambi di mercato a gennaio e dell'ambiente arbitrale italiano alla luce dell'operato di Rocchi nella gara con la Roma. di...

Redazione TuttoBolognaWeb

Guido De Carolis, intervistato a "Quasi Gol", ha parlato del Bologna, a cominciare dall'allenatore Donadoni: "Ha cambiato volto alla squadra e la squadra ha cambiato volto con lui, qualcosa dentro è cambiata con il suo arrivo".

Ha poi proseguito così: "Il Bologna ha ampi margini di crescita, buoni giovani, qualcosa a gennaio andrà a preso, le carenze come un centrocampista d'esperienza e un vice-Destro sono rimaste. Non si può bocciare nessuno dopo pochi minuti, Mancosu non ha l'esperienza per reggere il ruolo, bisogna vedere se la società deciderà di investire sul vice-Destro".

Passando poi al discorso del mercato di gennaio ed i possibili acquisti, ha affermato: "Biabiany è difficile che l'Inter lo ceda, col Frosinone è stato lui a svoltare la partita, al di là del gol; difficilmente Mancini se ne priverà, anche perchè l'Inter non ha le disponibilità economiche per comprare uno a gennaio. Il Bologna è una squadra da colonna di destra, quindi avere uno tecnicamente forte come Ranocchia, potrebbe far fare quel salto di qualità, tutto dipende da quello che si farà con Oikonomou. C'è anche la Roma che ha fatto un approccio con l'Inter per Ranocchia. C'è la difficoltà di calarsi in una realtà differente come accaduto con Destro. C'è stato anche un approccio su Niang del Milan, che davanti ha molta scelta e torneranno anche Menez e Balotelli, quindi i rossoneri potrebbero girarlo in prestito per farlo giocare. Tecnicamente sono tutti raggiungibili, Iturbe, Niang e Ibarbo, che sta in Inghilterra, sono giocatori che il Bologna segue da sempre. Iturbe è un giocatore che è stato pagato molto, 25 milioni, e non ha reso quello che è stato pagato: dovrà essere ceduto pagando subito una parte, poi riscattandolo in caso di buon rendimento".

Tornando poi a parlare della squadra in generale, dice: "Il Bologna può giocarsela con chiunque, ci sono squadre migliori e bisogna adattarsi all'avversario, ma non snaturarsi. Il Sassuolo gioca sempre come sa, chi lo guarda dalla tribuna non sa i ritocchi di Di Francesco, io credo che sia quella la strada per le piccole: non rinnegare il proprio gioco, fa bene Donadoni a dare un'identità alla squadra, senza rinunciare agli accorgimenti".

Sul possibile ritorno di Osvaldo: "E' stato molto vicino a tornare al Bologna, Corvino l'aveva già avuto a Lecce. Oggi portarlo a Bologna diventa difficile, con Destro a disposizione, Osvaldo è di troppo, sono troppo simili".

Quando gli viene chiesto il suo punto di vista sugli arbitri italiani, così si pronuncia: "Sfatiamo il mito che gli arbitri italiani siano i migliori d'Europa, a parte Rizzoli, che ha un retaggio diverso. Di arbitri buoni da noi ce ne sono molto pochi, le terne sono scarse e quindi dovremo accontentarci. Rocchi ha commesso molti errori, primo far giocare la gara su un terreno impraticabile, sui rigori non ha sbagliato".

Citando nuovamente il mercato di gennaio, aggiunge: "Ranocchia, non è un giocatore scarso, è un buon giocatore e ha pagato gli anni persi nell'Inter quando non aveva un centrale. Si gli si affianca un giocatore di livello diventa un centrale buono". Sull'attacco: "Non so se il Bologna abbia bisogno di un esterno che faccia anche da prima punta, forse è meglio un contropiedista". E poi: "Il nome più caldo, secondo me, è Niang del Milan".

Per quanto riguarda l'allenatore rossonero Mihajlovic: "Rischia ed è sempre a rischio, perchè non piace molto a Berlusconi ed è sempre sulla graticola: guardando il Milan, non si possono chiedere a lui dei miracoli. Il nome più caldo è quello di un traghettatore, fino a fine stagione, Guidolin, poi si vedrà a fine stagione".