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Conte: “Non dobbiamo mollare”

Il ct azzurro Antonio Conte, ha affrontato la conferenza stampa di vigilia di Italia-Romania. Parole influenzate da quello che è successo venerdì in Francia: “Abbiamo vissuto con sgomento quello che è successo a Parigi, sono allibito, ma...

Redazione TuttoBolognaWeb

Il ct azzurro Antonio Conte, ha affrontato la conferenza stampa di vigilia di Italia-Romania. Parole influenzate da quello che è successo venerdì in Francia: "Abbiamo vissuto con sgomento quello che è successo a Parigi, sono allibito, ma non dobbiamo mollare. Questi atti generano paura, ma non è il momento di farsi prendere dal panico, piuttosto di combattere". Così Conte ha voluto esprimere la sua solidarietà al popolo francese.

Il tono è quello di un generale che esorta i propri soldati a tener duro e combattere il nemico, alla fine lui è un vero e proprio comandante, che prima di una partita, si rivolge ai suoi giocatori spingendoli a dare il massimo in campo, come la partita di stasera a Bologna con la Romania.

Non ha paura Conte, lui è uno di quelli che se ne intende quando c'è bisogno di caricare un ambiente:  " Purtroppo è accaduto e può accadere, ma il tempo non deve far allentare e dimenticare le tensioni"; rispolverando così, il vecchio concetto di Bene contro il Male riesce a trasmettere la giusta energia. Il ct azzurro commenta: " Non facciamoci intimidire dai terroristi. La paura è naturale: ma sono convinto che bisogna combattere contro questi atti inspiegabili. Andremo avanti senza farci intimidire da nessuno".

I prossimi mesi rischiano di essere la quiete dopo la tempesta:" Il tempo che passa da qui agli Europei non deve farci abbassare la guardia e la soglia di attenzione" dichiara fermamente Conte. Quando invece, si parla del proprio futuro, il ct azzurro non sembra essere troppo convinto, ma alquanto ambiguo nelle risposte alle domande sul rinnovo del contratto: " Dipenderà dai risultati, la mia permanenza qui è figlia di ciò che faremo all'europeo" ci rivela il nostro allenatore.

Il dopo Francia resta incerto per Conte:" Non voglio fare come Prandelli, che un anno e mezzo fa ha dato le dimissioni due mesi dopo aver rinnovato il contratto". Resta così incerto il futuro del ct azzurro, intanto c'è l'europeo e va vinto per amore della patria: "Mi sono calato bene nel ruolo di ct, ci è voluto un periodo di assestamento ma non pensavo che mi sarebbe piaciuto così tanto. Ho a disposizione grandi calciatori, il mio lavoro mi gratifica e questo è fondamentale".