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Con Donadoni Bologna al terzo posto

Tre partite sono poche per tracciare un bilancio, anche se le differenze si notano eccome. Arriveranno sconfitte, altri momenti difficili, il Bologna lotterà per la salvezza e non si può certo cambiare obiettivo per via di tre risultati utili...

Manuel Minguzzi

Tre partite sono poche per tracciare un bilancio, anche se le differenze si notano eccome. Arriveranno sconfitte, altri momenti difficili, il Bologna lotterà per la salvezza e non si può certo cambiare obiettivo per via di tre risultati utili consecutivi, ora però i rossoblù fanno punti e convincono, una bella differenza rispetto alla precedente gestione che aveva portato a sconfitte e depressione. La cura Donadoni è servita eccome, anche perché sono i numeri a parlare. 7 punti in 3 partite significa essere lassù se considerassimo una classifica parziale e virtuale. Solo Juve e Inter hanno inanellato tre vittorie infila nelle ultime tre partite. Per i rossoblù sarebbe Champions League.

Ovvio, è una esagerazione menzionare una coppa europea, ma si tratta solo di rendere bene l'idea di come il vento sia cambiato, indipendentemente da quelli che possono essere i risultati. Contro la Roma il Bologna ha rischiato di perdere, ma se fosse successo il sentimento non sarebbe stato di rassegnazione come invece accadeva spesso con Delio Rossi.

Quello che più balza agli occhi è la capacità di reazione che l'arrivo del nuovo allenatore ha portato alla truppa. Difficilmente il Bologna si sgretola alla prima difficoltà incontrata in partita, anche grazie all'aiuto dell'allenatore che dalla panchina, fino adesso, non ha sbagliato un cambio. Questo ha agevolato il Bologna non solo nella gestione dei risultati, ma anche ad essere continuo sull'arco dei novanta minuti. Se si va a vedere l'andamento delle ultime tre partite c'è la dimostrazione di quanto affermato. Con l'Atalanta il Bologna ha sofferto in avvio, cambiando passo nella ripresa grazie alle variazioni del mister, con il Verona i rossoblù hanno fatto valere la loro superiorità nella prima mezzora, amministrando sapientemente fino al novantesimo il vantaggio, con la Roma invece è stata una lotta per novantasei minuti senza mai calare un attimo di intensità. I rossoblù sono in forma, questo è merito di Rossi, ma ora sono a posto anche tatticamente e mentalmente. 7 reti segnate nelle ultime 3, 6 con Rossi nelle precedenti 10. La rinascita è poi tutta testimoniata dal ritorno al gol di Mattia Destro, per lui, evidentemente sottotono prima, 2 reti in 3 partite contro le 0 segnate con Rossi. I numeri non dicono tutto ma raccontano tanto, e il Bologna adesso ha una sua identità ben precisa che riesce a mettere in campo contro tutti gli avversari. Sfruttare questo florido momento diventa d'obbligo, anche se il calendario non è dei più facili.