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Civolani: “Il Bologna cambierà parecchio, mi auguro in meglio”

Intervista di Gianfranco Civolani alla trasmissione "Quasi Gol", con punto sulla situazione societaria del Bologna F.C. 1909 ed uno sguardo sulla Virtus Pallacanestro e la Nazionale di calcio.

Redazione TuttoBolognaWeb

Civolani, intervenuto a "Quasi Gol", parla della questione del direttore sportivo Pantaleo Corvino facendo questo punto della situazione: "Negli ultimi 2-3 giorni ho colloquiato con Joey Saputo e poi, a Pasqua, Corvino è stato così gentile da chiamarmi: Corvino non è più il direttore sportivo del Bologna, non vede l'ora di risolvere il suo rapporto, c'è una trattativa economica molto laboriosa". Aggiunge poi: "Adesso nel Bologna comandano Fenucci, Di Vaio, Donadoni, il nuovo responsabile dell'attività giovanile Bergamini e si attende l'arrivo di un nuovo direttore sportivo, che certamente sarà un amico di Fenucci o che, comunque, gli piacerà".

In quanto al nuovo arrivo al posto di Corvino, Civolani si esprime così sui "papabili" in quel ruolo: "Sabatini, se lo vuole, potrà esserlo, ma non so se avrà voglia di sposare il progetto del Bologna. Altri non so chi siano, Sensibile non so chi sia, Pradè lo conosco poco, Perinetti è una vecchia rupe che gira oramai da decenni".

Per quanto concerne il periodo del ds salentino a Bologna, questo è quanto affermato dal giornalista: "Corvino, da tempo immemore, ha i suoi metodi, che non sono mai piaciuti o che comunque non sono recentemente piaciuti a gente che è nella manica di Saputo. Saputo si è formato l'idea che Corvino non fosse più l'uomo adatto al Bologna, a Casteldebole era detestato da tutti e hanno vinto la partita molto facilmente".

Sull'addio di Corvino alla società felsinea ed il conseguente lascito economico: "Se hanno dato molti soldi a Fusco, dovranno darne di più a Corvino. Non se sia iniziata l'onorevole transazione, è chiaro che è tutto in stand-by ed è altrettanto chiaro che Corvino non contatta più nessun giocatore per il Bologna".

Sugli orizzonti che attendono il B.F.C. Civolani risponde così: "Giaccherini resta? Secondo me no. Diawara resta? Ni. Il Bologna cambierà parecchio, io mi auguro che cambierà in meglio".

Invece sul futuro di Emanuele Giaccherini, fin qui protagonista brillante nel Bologna di Roberto Donadoni e convocato nel clan azzurro da Antonio Conte, dice: "Giaccherini costa un'infinità di denaro, si va sui 12-13-14 milioni per un giocatore di una certa età molto cagionevole ed in più, visto che non c'è più Corvino, non avrà più tanta voglia di restare".

Passando poi all'amichevole di stasera tra italici e teutonici di stasera, afferma: "Intanto la Germania ha perso in casa dall'Inghilterra, l'Italia è molto sperimentale, però è anche stimolante vedere insieme tutti i giovani. Conte non fa neanche un passo senza Giaccherini, la mia sensazione è che l'Italia sia tra le 5-6 squadre favorite per l'Europeo, che sono Belgio, Germania, Inghilterra, Italia, Francia ed una mina vagante che si chiama Polonia".

Sulla partita di lunedì sera tra i bolognesi e gli scaligeri in campionato, invece, analizza così passato e presente dell'ex di turno Maurizio Setti: "Setti, a Bologna, ha fatto delle buone cose: se il Bologna è arrivato nono, sarà merito di Guaraldi, ma anche di Setti e dei giocatori. Ha dimostrato di capire di calcio e a Verona ha fatto ottime cose, ma ho l'impressione che siano mancati i soldi perchè Setti ha messo qualche soldo ma qualcun altro ha messo più soldi".

Conclude, infine, con un piccolo sguardo sulla Virtus, vincitrice in casa contro Cremona: "E' bastato Collins, perchè con lui hanno reso di più tanti giocatori. La Virtus, oggi, ha 70%-80% di possibilità di salvarsi, deve ancora vincere una partita, massimo due, per salvarsi e si salverà. Non so cos'accadrà nel prossimo anno perchè il piatto dei soldi piange".

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