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Civolani: “Dobbiamo dimostrare di avere qualcosa in più del Palermo e ottenere i 3 punti”

Come di consueto Gianfranco Civolani è stato ospite telefonico della trasmissione “Quasi Goal” condotta da Rita Mandini, per parlare del Bologna e rispondere alle domande dei tifosi. “Domenica bisogna fare assolutamente 3 punti – ha...

Lorenzo Romandini

Come di consueto Gianfranco Civolani è stato ospite telefonico della trasmissione “Quasi Goal” condotta da Rita Mandini, per parlare del Bologna e rispondere alle domande dei tifosi.

"Domenica bisogna fare assolutamente 3 punti – ha esordito Civolani – il Bologna ad oggi è più forte del Palermo? I numeri dicono di no, dobbiamo però dimostrare sul campo di aver qualche cosa in più dei rosanero che molto probabilmente finiranno davanti al Bologna.

In vista della partita di domenica è importante sapere chi recupererà, non possiamo più permetterci di buttare nella mischia un giocatore e poi vederlo scendere in panchina dopo 20 minuti”.

“Tutti gli ex rossoblù hanno detto che il Bologna si salverà e che Rossi è bravissimo. Io dissento apertamente: Rossi penso sia un persona che sappia lavorare soprattutto coi giovani e che sta lavorando in un contesto di grande difficoltà ma non sono sicuro che possa risalire questa china”.

“Ad oggi sono tutti più forti del Bologna, una volta che recupereremo gli infortunati allora il discorso potrà anche cambiare, poi quest'anno basta essere più forte di solo 3 squadre”.

Ha poi commentato il pronostico per domenica e le varie designazioni arbitrali delle precedenti partite: “La logica suggerisce 1-1 ma noi vogliamo a tutti i costi ribaltare la logica, speriamo soltanto che Fabbri sia sempre equo durante tutta la partita. A Torino, Celi non lo è stato, non vedeva l'ora che un giocatore del Bologna mettesse una mano a contatto con uno della Juve per fischiare rigore. Molte designazioni non mi sono piaciute in questo campionato però a parte la partita allo Juventus Stadium non siamo stati penalizzati”.

Infine ha commentato il nome che gira in questi giorni di Alessio Cerci e il contratto di Oikonomou: “Cerci l'avrei preso ad occhi chiusi qualche mese fa, ora non mi sembra in condizione.

Dissento dal contratto a lungo termine per Oikonomou, siamo nel 2015 se glielo facevano fino al 2018 andava anche bene”.