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Castellini: “Scelsi Bologna per una questione di cuore”

Marcello Castellini, intervistato sul quotidiano "Il Resto del Carlino", parla si sè, del suo passato nelle due squadre in cui ha militato e del loro campionato attuale.

Redazione TuttoBolognaWeb

Domenica il Bologna ospiterà la Sampdoria nel pomeriggio sportivo nazionale della massima serie ed è una partita dai tanti significati e ricordi per entrambe le piazze. Marcello Castellini appartiene agli "amarcord" sia rossoblù che blucerchiati. Infatti, ha militato in due riprese sia nella squadra genovese (1997-2000 e 2004-2006), sia in quella felsinea (2000-2003 e 2006-2009), lasciando sempre la traccia dei grandi giocatori, che si impegnano e danno il 100% in campo.

In un certo senso, si può dire che la carriera di Castellini si incrocia con quella di un altro grande ex, che però scenderà sul prato verde del "Dall'Ara" a differenza di lui: Daniele Gastaldello, reduce ben 8 anni di militanza doriana (2007-2015) con annessa fascia da capitano, che porta tutt'ora guidando il reparto difensivo del Bologna.

Entrambi sono arrivati nel capoluogo emiliano in un momento critico come la serie cadetta, Castellini nel 2006 (dopo Calciopoli) e Gastaldello quest'anno a gennaio e in ambedue i casi il finale è stato lieto: promozione in Serie A ed amore da tutta la tifoseria. Su questo, il difensore perugino classe '73 (Gastaldello è un classe '83 della provincia di Padova) dichiara al Carlino: "Avevo tante offerte tra cui quella della Lazio, ma scelsi Bologna per una questione di cuore e per il lungo corteggiamento da parte di Ulivieri".

Un altro difensore corteggiato dalle due società, il quale ha preso la direzione di Bogliasco a differenze degli altri due, è stato Andrea Ranocchia e Castellini, interpellato sulla sua utilità per Donadoni, risponde: "Penso di sì, perchè quello di Bologna è un ambiente perfetto per chi va alla ricerca di rivincite. La difesa rossoblù sta comunque facendo bene come tutta la squadra".

Per quanto concerne il campionato delle due squadre principali della sua carriera, il doppio ex di turno rincuora i cuori blucerchiati sul pericolo di una retrocessione: "Penso che i blucerchiati abbiano una squadra in grado di evitare uno scenario di questo tipo". Dopodichè sottolinea il prosieguo dei rossoblù: "Quest'anno bisogna accontentarsi di una salvezza tranquilla, dal prossimo è giusto che i tifosi sognino l'Europa perchè di proprietari come Saputo ce ne sono pochi in giro". Sul match dei ricordi di domenica si esprime così: "Sarà difficile per entrambe le squadre: sarò quasi sicuramente allo stadio e spero di assistere ad un bello spettacolo". Sui due allenatori: "Montella lo conosco bene perchè ci ho giocato ai tempi della Samp, per Donadoni parlano i numeri. Si tratta di due tecnici tanto diversi quanto bravi".

Analizza, per concludere il Bologna e il suo "strano" andamento in campionato, vittorioso in trasferta e altalenante in casa: "Credo sia dovuto alla giovane età della rosa e al fatto che il Bologna si esalti in contropiede, stile di gioco prettamente da trasferta". Elogia anche i due pilastri, Destro e Giaccherini: "Non è un caso che da quando sono saliti in cattedra, il Bologna abbia iniziato a girare". Infine, quando gli viene chiesto cosa farà "da grande", dichiara: "Al momento sono fermo, ma mi piacerebbe poter lavorare con i giovani".

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