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Boniciolli commenta la sconfitta contro Milano: “Possiamo essere soddisfatti”

Matteo Boniciolli

Le parole del tecnico della Effe dopo la sconfitta subita in amichevole contro Milano.

Redazione TuttoBolognaWeb

Coach Boniciolli ha commentato a Il Resto del Carlino la dura sconfitta subita dalla Fortitudo in amichevole contro Milano: 87 a 61 per il lombardi il punteggio finale. Ecco le parole del tecnico dell'Aquila: "L'assenza di Ruzzier è stata pesante con Leonardo che all’inizio ha sofferto per poi crescere contro la loro pressione. Tenendo conto dell’enorme divario di vissuto cestistico tra le due squadre, non possiamo che essere soddisfatti: questa, come la gara di oggi contro chi ha vinto l’Eurocup, ci servono è imparare a giocare nel basket di chi affronterà l’Eurolega. Mancinelli? E’ venuto qui con uno spirito di servizio ammirevole, io non propendo per sciogliermi in commozione, ma è chiaro che lui a questa società ci tiene molto. Seguendo il suo esempio ciascun giocatore deve capire cosa ci si aspetta da lui: Roberts ad esempio ha fatto vedere buoni numeri, ma solo alla fine, Knox ha un po’ subito la fisicità altrui, ma sono amichevoli che servono per capire cosa c’è di buono e dove invece si deve migliorare. In ogni caso perdere di 26 contro i campioni d’Italia lo farei sempre". 

"Non lo capisco – Boniciolli su Candi – gioca minuti di fuoco, poi si fa rubare palloni non solo da Cinciarini, ma anche da play di A2 di cui non conoscevamo nemmeno il nome. Ora sono cose che non possono più succedere, per chi è stato mvp under 22 nella passata stagione ed è nel giro della Nazionale. Se ogni tanto mi scappa un ceffone, mi dicono che sono duro con lui, ma non possiamo sprecare il lavoro di tutta la squadra, e come diceva il professor Nikolic, buttare via il latte appena munto. Un conto se c’è pressing organizzato, ma non posso accettare delle palle perse a metà campo. La giovane saggezza di Ruzzier ci è mancato molto, ma non lo potevamo rischiare per limitare il divario. Però abbiamo dato spazio anche ad altri, e questo è buono. Dobbiamo essere combattivi sempre, e quando lo siamo stati anche la grande Milano ha un po’ sofferto".