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Bologna-Napoli, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Bologna e Napoli si incontrarono per la prima volta il 27 ottobre del 1929 e i rossoblù si imposero con un secco 3-1, firmato dagli attaccanti Angelo Pilati (53'), Bruno Maini (70') e Angelo Schiavio (86'), ai quali rispose per gli azzurri ospiti il centrocampista Carlo Buscaglia (87'). Costui, nativo di Balocco, una cittadina nel vercellese, diventò un'autentica bandiera per la società campana, con ben dieci anni di militanza (1928-1938), durante i quali collezionò 270 presenze con 41 gol.

Altri elementi di quello squadrone furono l'attaccante italo-paraguaiano Attila Sallustro, che in undici anni (1926-1937) giocò 266 partite segnando complessivamente 108 reti, che lo fecero entrare nel cuore dei tifosi partenopei, diventando così il "primo re" di Napoli. A far compagnia a Sallustro vi furono anche il favoloso cannoniere Antonio Vojak (190 presenze, andando a rete 102 volte) e un certo Aldo Perani, nativo del bergamasco, il cui nipote Marino giocherà gloriosamente nel Bologna.

La compagine campana, all'epoca, conobbe un cambio di campo: le sue partite furono giocate dapprima allo "stadio militare dell'Arenaccia" (poi "velodromo Albricci", inaugurato nel 1923), dopodiché al "Del Vomero", i cui lavori erano iniziati nel 1925 con l'inaugurazione ufficiale il 27 ottobre del 1929 e la prima partita ufficiale il 17 novembre, una vittoria per 2-0 contro il Torino, con le marcature di Sallustro e Buscaglia.

In seguito l'impianto subirà diversi cambi di denominazione, assumendo poi quella definitiva di "Arturo Collana" e venendo poi sostituito a sua volta dal futuro "San Paolo" (inizialmente chiamato stadio "Del Sole") il 6 dicembre 1959: la "prima" sul nuovo prato verde fu un 2-1 sulla Juventus firmato dal centrocampista Alessandro Vitali e dall'attaccante Luìs Vinìcio.

Il Napoli arrivò quinto in campionato e l'allenatore era l'inglese William Garbutt, che aveva condotto il Genoa alla conquista di ben tre Scudetti (1914-1915, 1922-1923 e 1923-1924).

Il Bologna, invece, che era Campione d'Italia in carica, si classificò settimo.

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