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Bologna-Milan, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 2 maggio 1971 Bologna e Milan si affrontarono alla terz'ultima giornata di campionato ed i rossoblù si imposero con un combattuto 3-2: allo 0-2 iniziale siglato dalla doppietta di Silvano Villa (7' e 28') replicarono in sequenza Adriano Fedele (44'), un'autorete di Roberto Rosato su cannonata di Francesco Rizzo (76') e il gol-vittoria del grande Giuseppe Savoldi (78').

Questo trionfo rappresentò una rivincita in grande stile nei confronti dei rossoneri, che all'andata avevano spezzato la carriera di uno dei calciatori più promettenti del panorama di allora: il 10 gennaio del '71, infatti, il centrocampista Romeo Benetti entrò male sul giovane talento Francesco Liguori, di Napoli e prelevato dalla Ternana, colpendolo dall'alto in basso sul ginocchio destro. Il giocatore del Bologna fu portato via in barella urlando dal dolore e, oltre al danno, la beffa, con la sconfitta subita (2-1) e la clamorosa decisione arbitrale di concedere un calcio di punizione al Milan per simulazione, mentre l'allenatore Edmondo Fabbri tuonò: "E' stato un fallo da codice penale".

Da quel giorno iniziò un calvario terribile che condusse Liguori a Lione, nella clinica del professor Alberto Trillat, che il 15 riscontrò nell'ordine: lesione del legamento collaterale mediale, lesione del menisco, lesione dei due legamenti crociati e della capsula posteriore. Una tragedia atroce per una così splendida promessa del calcio italiano.

Nonostante l'intervento tempestivo, il prosieguo non viene dato per scontato da nessuno e dopo la rimozione del gesso (22 febbraio 1971) ci vorrà circa un anno perchè possa verificarsi il rientro in campo: il 16 gennaio del '72 disputa la gara interna contro il Napoli (2-2), ma oramai il meccanismo s'è rotto. Liguori aveva dichiarato in precedenza: "Non intendo abbandonare il calcio, ma o torno quello di prima, o non rientro più". Purtroppo nel 1975 propenderà per la seconda scelta, non essendo più riuscito a giocare ai livelli di prima.

Benetti dichiarò, poco prima del suo ritorno: "Sono contento di questo ritorno. Io personalmente non gli ho mai serbato rancore per la campagna denigratoria scatenata contro di me in seguito a quel disgraziato incidente. Porgo a Liguori i miei migliori auguri". Durante la gara persa al ritorno in terra emiliana, il pubblico del "Comunale" lo subisserà di fischi, ululati, insulti e quant'altro, rendendolo praticamente inutile alla trama del gioco della sua squadra.

Quello sarà per il Milan il campanello d'allarme per la corsa Scudetto, che infatti finirà nelle mani dei "cugini" nerazzurri anche grazie a quella sconfitta incassata a Bologna; i rossoblù arriveranno quinti, portando a casa la Coppa di Lega Italo-Inglese.

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