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Bologna-Inter, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 4 dicembre del 1966 andò in scena una delle partite più belle di sempre tra rossoblù e nerazzurri, terminata con un 3-2 firmato da Ezio Pascutti (8'), Giacomo Bulgareli (54') e Marino Perani (76'), ai quali risposero Mario Corso (83') e Sandro Mazzola (86').

Il primo gol del Bologna, immortalato da Maurizio Parenti, reporter dell'agenzia ANSA locale, diventò un'icona di quella squadra passata alla storia come quella del "così si gioca solo in Paradiso": cross di Bulgarelli dalla destra e incornata vincente del bomber friulano (dalla provincia di Udine) a lasciare il difensore Tarcisio Burgnich ed il portiere Giuliano Sarti, nonché il pubblico presente, letteralmente sbalorditi.

Dopo il terzo gol la tifoseria felsinea è in visibilio e dagli spalti si leva il grido: "Italia! Italia!", rievocando le prodezze che avevano portato alla conquista del settimo Scudetto più di due anni prima contro i meneghini a Roma i quali, approfittando della distrazione dei padroni di casa, segnano due gol, cercando poi un aggancio che, fortunatamente, non si concretizzerà.

Di quel campionato bisogna ricordare anche un'altra prodezza compiuta dalla compagine emiliana, cioè la vittoria sul campo di un'avversaria inglese, cosa mai accaduta prima. Nella Coppa delle Fiere (poi Coppa UEFA ed attualmente Europa League), i ragazzi guidati in panchina da Luis Carniglia eliminano al primo turno i turchi del Göztepe (2-1 a Smirne e 3-1 a Bologna), ai sedicesimi di finale i cechi dello Sparta Praga (2-2 in trasferta e vittoria casalinga per 2-1), per poi compiere l'impresa agli ottavi contro il West Browmich Albion, appartenente ad una cittadina a nord-ovest di Birmingham, in Inghilterra.

All'andata finì 3-0 con le marcature di Faustino Turra, Harald Nielsen ed Helmut Haller, quindi il ritorno sembrava praticamente senza storia, ma i petroniani scesero sul prato da gioco determinati a fare risultato e, grazie alla doppietta ancora dell'immenso Nielsen con l'intermezzo di Bulgarelli (a nulla servì il gol di Fairfax sul momentaneo 2-0), espugnarono la "fortezza" in terra albionica, raccogliendo così gli sportivissimi applausi del pubblico locale. Peccato però che ai quarti finirà il sogno europeo contro un'altra inglese, il Leeds United, ma non sarà un arresto maturato sul rettangolo verde a fermare il Bologna, vincitore per 1-0 nel primo incontro al "Comunale" e sconfitto con il medesimo punteggio all'"Elland Road", bensì la monetina schioccata in quanto all'epoca, dopo i tempi supplementari, non era ancora prevista la lotteria dei calci di rigore per risolvere la disputa.

In campionato, invece, la squadra emiliana arrivò terza, tre punti sotto l'Inter (a quota 48) e quattro sotto la Juventus Campione d'Italia (49). Va detto, per l'onore della cronaca, che il titolo nazionale finì sulla casacca bianconera grazie ad uno sprint incredibile all'ultima giornata: sul campo del Mantova, infatti, l'estremo difensore nerazzurro Sarti compirà un'incredibile "papera" su un tiro-cross dell'ex di turno, l'attaccante Beniamino Di Giacomo, facendo vincere i padroni di casa mentre la Juventus, battendo 2-1 la già retrocessa Lazio, conquisterà i due punti determinanti al conseguimento dell'alloro Tricolore.

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