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Bologna-Genoa: l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

La sera del 24 novembre 2006 si gioca l'anticipo della tredicesima giornata del campionato cadetto, sia Bologna che Genoa corrono per tornare in Serie A ed entrambe sono reduci da sconfitte: gli emiliani per 1-0 con il Napoli al "San Paolo", mentre i liguri hanno perso in casa il derby con lo Spezia per 2-1.

La partita è dai ritmi alti, come si conviene in uno scontro la vertice e, al 14', vanno in vantaggio i padroni di casa felsinei grazie al grande Claudio Bellucci, che segna un gol da grande attaccante: da fuori area lascia partire un destro secco, basso ed angolato, che batte Barasso, urta il palo interno alla sinistra della punta bolognese e rimbalza in rete.

Gli ospiti provano a reagire, ma senza particolare successo e si deve attendere il 31' quando Longo, con una cannonata dai 30 metri, fa tremare la traversa del Bologna e, insieme ad essa, tutta la tifoseria petroniana.

I rossoblù felsinei non ci stanno a farsi intimidire e Marazzina sciupa due palle-gol, prima grazie ad un provvidenziale intervento di Criscito ad un metro dalla porta, poi sbagliando davanti al portiere.

Nel secondo tempo il grifone prova a pareggiare, ma al 54' è Stefano Torrisi, con una magistrale punizione da una quindicina di metri dall'area di rigore genoana, a scavalcare tutto e tutti insaccando un raddoppio che fa esplodere di gioia tutto lo Stadio; pare che il portiere Barasso si fosse fermato un po' troppo a parlare con i compagni, pagando poi caro il prezzo di tale disattenzione.

Al 62' arriva il tris con un'altra bellissima perla: da Bellucci un lancio per Brioschi, che riesce a tenere la palla e a crossare in area per Marazzina che di testa segna e, cadendo, si rialza con una bella capriola davanti ad un pubblico in estasi. Al 76' segna il futuro bolognese Adailton con una zampata su traversone di Longo corretto di testa da Tiago Pires, ma resta il gol della bandiera.

Passo falso di un Genoa che, comunque, andrà in Serie A centrando il terzo posto dietro a Napoli e Juventus, ma senza fare i play-off perché la distanza dalla quarta supera i 10 punti mentre il Bologna arriverà settimo, beffato anche da alcuni arbitraggi non del tutto limpidi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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