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Bologna-Genoa: l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 26 aprile 2009 si gioca la trentatreesima giornata ed il Bologna, reduce dalla batosta (4-1) di Palermo, ha bisogno di punti per doversi salvare, mentre il Genoa battuto 1-0 a Roma dalla Lazio sta correndo per un posto in Europa: due obiettivi diversi, opposti, ma che spingono comunque ambo le squadre a lottare; è anche lo scontro tra due cannonieri della massima serie, Marco Di Vaio per il Bologna e Diego Milito per il Genoa.

I padroni di casa partono bene e al 4' hanno un'occasione con Terzi che, su calcio d'angolo di Adailton, colpisce di testa e manda la sfera sopra la traversa. Il campo è reso pesante dalla pioggia caduta nei giorni scorsi e al 13' tocca ai liguri farsi vedere in avanti con Jankovic che non riesce a sfruttare un ottimo assist di Milito in area, sul pericolo sventato c'è anche lo zampino di Belleri,che marca stretto il serbo impedendogli di colpire sotto porta.

Come recita un antico proverbio calcistisco "gol sbagliato, gol subito" e al 14' queste parole si materializzano con un calcio di rigore decretato da Orsato per un fallo di Bocchetti su Mingazzini, va anche detto che l'intera azione era stata favorita da un terribile errore del portiere genoano Rubinho che era uscito fuori dall'area a contrastare Di Vaio il cui tiro, passato sotto le gambe dell'estremo difensore avversario, era stato intercettato senza problemi dalla difesa; sulla ribattuta giunge pronto appunto Mingazzini che viene così atterrato dal difensore della squadra ligure.

Dal dischetto Di Vaio non sbaglia e porta in vantaggio i suoi, mentre al 23', approfittando di un errore a centrocampo, scatta in contropiede e, dopo aver fronteggiato due giocatori genoani, tira e impegna ancora Rubinho che riesce a deviare in angolo. Che sia un Bologna in gran rispolvero è chiaro, infatti al 25' arriva il raddoppio: punizione battuta ai Adailton, in area salta Di Vaio ma non prende la palla che cade addosso a Claudio Terzi: è il due a zero.

Finisce la prima frazione di gioco con il Bologna giustamente avanti per 2-0 ed il secondo tempo ricomincia con i padroni di casa decisi a far la partita. Al 50' ci prova Adailton su punizione, ma il connazionale Rubinho è ancora una volta decisivo nello sventare il pericolo, mentre cinque minuti dopo sono gli ospiti a centrare un clamoroso palo: da Milito a Mesto, che poi passa la palla a Palladino il quale, una volta in area, tira a botta sicura colpendo il legno.

Al 33', dopo che il Genoa ha reclamato un rigore al 29' (doppio fallo di mano) ed una chance fallita da Palladino (pallonetto non preciso sull'uscita di Colombo) al 30', è il turno del Bologna di farsi vedere in avanti: Coelho, in contropiede, passa il pallone a Di Vaio che serve l'accorrente Zenoni; il suo tocco sull'uscita di Rubinho non è forte abbastanza e fa ottenere solo il calcio d'angolo. Dal tiro dalla bandierina conseguente scaturisce un bel cross per Mutarelli che colpisce indisturbato, colpendo però solo l'esterno della rete. All'ottantacinquesimo il Genoa ha forse la migliore delle occasioni con Milito lanciato a rete, ma il suo pallonetto, pur scavalcando Colombo in uscita, finisce fuori a lato di poco e, due minuti a seguire, Palladino non riesce a ribadire a rete un gran tiro di Olivera dai 25 metri respinto dal portiere felsineo con i pugni.

Finisce con una vittoria importantissima, che sarà uno dei fondamentali tasselli nella corsa verso la salvezza, ottenuta matematicamente all'ultima giornata.

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