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Bologna-Empoli, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 30 ottobre 1993 Bologna ed Empoli si incontrarono all'ottava giornata e la gara fu decisa in favore dei rossoblù grazie ad un gol di Giuseppe Campione, una giovane promessa la cui vita fu stroncata da un assurdo incidente stradale il 14 settembre 1994 a soli 21 anni. Con il Bologna giocò in due periodi distinti, 1988-1992 e la stagione 1993-1994 appunto, mettendo assieme 40 presenze e 3 reti totali, finendo così nel giro della Nazionale, categoria under-18, con 7 gare e 2 gol.

Tornando a parlare di quel campionato che vide il Bologna nell'inferno della C1 dopo la retrocessione ed fallimento della stagione precedente, con l'avvicendamento di ben quattro allenatori (gli ultimi furono gli eroi tricolori Romano Fogli e Franco Janich), bisogna anzitutto menzionare un vero eroe della storia rossoblù, artefice del salvataggio e della rinascita del club:

Giuseppe Gazzoni Frascara, che rilevò la società nell'estate del 1993, facendola rinominare "Bologna Football Club 1909" e facendola approdare, nel giro di tre stagioni, alla massima serie e, dopo un paio di brillanti annate, all'Eurozona, giungendo alle semifinali della Coppa UEFA 1998-1999. Lo scandalo di "Calciopoli", nel 2006, mostrò il suo Bologna come danneggiato dal sistema illegale, ma non fu mai ripescato e solo di recente si sta approntando un risarcimento nei suoi confronti.

Nella stagione 1993-1994 vi furono importanti innovazioni come l'introduzione dei 3 punti per la vittoria, i play-off per la promozione (disputati dalle squadre arrivate dal secondo al quinto posto in classifica in entrambi i gironi) ed i play-out (che riguardavano le compagini dal quattordicesimo al diciassettesimo posto). Non solo, fu anche un'annata segnata dai fallimenti di diverse società: il Palazzolo, squadra della provincia bresciana, insieme a Spezia ed Alessandria, dovevano retrocedere in C2; la prima per classifica avulsa, le altre due in quanto sconfitte ai play-out rispettivamente da Massese ed Empoli. Tutte e tre le società condannate dal campo furono salvate d'ufficio a causa dei crolli di Mantova e Triestina.

Per quanto concerne, invece, i play-off, il Bologna arrivato quarto se la giocò con la Spal terza, finendo sconfitto all'andata (0-2 casalingo) e vincendo solo 1-0 al ritorno; i biancoazzurri ferraresi perderanno poi la finalissima contro il Como per 2-1, i comaschi avevano a loro volta eliminato il poi fallito Mantova (2-1 e 0-0).

Sulla panchina della squadra felsinea si avvicendarono Alberto Zaccheroni e Edoardo Reja, che la condusse dalla tredicesima giornata fino alla fine della stagione: in quella rosa c'erano elementi di grande valore come l'attaccante Marco Negri, che andò a segno 8 volte, diventando vicecannoniere alle spalle di Luca Cecconi a quota 11.

I centrocampisti Carlo Troscè, Giuseppe Anaclerio ed Ivano Bonetti e il difensore Andrea Tarozzi, alcuni di loro saranno determinanti per il "doppio balzo" dalla C1 alla A, il cui artefice sarà l'allenatore Renzo Ulivieri, che prenderà in mano le redini della squadra a cominciare dall stagione successiva.

Invece nella rosa empolese c'erano il grande ex Lorenzo Marronaro con un giovanissimo Vincenzo Montella, agli albori di una carriera straordinaria che lo porterà a vestire le casacche delle due genovesi, rimanendo legato soprattutto alla Doria e poi alla Roma, con un breve trascorso in Inghilterra al Fulham. Da ultimo, il difensore Alessandro Birindelli, che andrà a legare il suo nome alla Juventus. L'allenatore che traghettò la squadra toscana ai play-out era Luciano Spalletti, assieme a Giuseppe Palazzese.

 

 

 

 

 

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