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Bologna-Empoli, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il primo incontro ufficiale tra Bologna ed Empoli sul campo del "Dall'Ara" avvenne il 10 marzo 1985, alla ventiquattresima giornata del campionato di serie B annata 1984-1985 e fu un pari a reti inviolate.

In quel Bologna da poco tornato dall'inferno della vecchia C1 militavano giocatori importanti come il portiere Giuseppe Zinetti che, cresciuto nelle giovanili di Brescia (della cui provincia era originario) e Bologna, difese i pali rossoblù in tre periodi distinti: 1974-1976 (ma senza presenze), 1977-1983 (122 gettoni) e 1984-1987 (furono 101). In attacco era schierato l'autore principale della prima promozione nella serie cadetta, il fantastico Sauro Frutti, autentico bomber di C1 e B, con Domenico Marocchino a centrocampo.

Altri gregari degni di menzione erano Gianluca Luppi, Giancarlo Marocchi e Lorenzo Marronaro, i quali saranno i protagonista della grande cavalcata del Bologna verso la Serie A nel campionato 1987-1988.

In panchina sedeva un grande del passato felsineo come Bruno Pace, che vantava in rossoblù ben 148 presenze, con la Coppa Italia del 1970 (vinta sul Torino per 2-0), la Coppa di Lega Italo-Inglese sempre del medesimo anno (sconfitto il Manchester City nella doppia finale con l'1-0 a Bologna e il 2-2 in terra inglese) e, infine, anche lo Scudetto del 1964, pur senza aver mai giocato una partita ufficiale.

In quell'Empoli, invece, giocavano un veterano del calibro di Giulio Drago, portiere due volte scudettato con la Juventus (stagioni 1980-1981 e 1981-1982), insieme ad un giovanissimo Walter Mazzarri, il quale avrebbe legato le sue migliori imprese guidando le panchine di Reggina, Sampdoria e Napoli. Sempre rimanendo in tema di allenatori, gli azzurri toscani in quell'annata avevano Vincenzo Guerini, ex centrocampista di Brescia e Fiorentina dalle ottime qualità la cui carriera agonista fu fermata anzitempo a causa di un incidente stradale e che qualche anno più tardi avrebbe guidato anche il Bologna.

La classifica finale vide i petroniani arrivare tredicesimi, mentre gli empolesi finirono ottavi, mentre retrocedettero, sul campo, Cagliari, Varese, Parma e Taranto; ciononostante, i sardi furono salvati in quanto si verificò un illecito sportivo che coinvolse il Padova ed il Taranto, peraltro già oramai condannato alla C1: domenica 16 giugno 1985 i biancoscudati veneti andarono a vincere sul campo dei rossoblù pugliesi per 2-1 all'ultima giornata, assicurandosi la salvezza matematica.

Vi fu però l'inchiesta sulla partita e fu deciso di declassare la società patavina, con squalifiche di 5 anni per il suo vicepresidente, nonchè per quattro giocatori del Taranto (un altro rimediò 2 anni e 6 mesi).

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