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Bologna-Chievo, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Il 10 novembre 2007, sul campo del "Dall'Ara", il Bologna schiacciò il Chievo Verona con un sonoro 4-0, recante le firme di Massimo Marazzina (26' e 32'), Daniele Daino (44') e Davide Di Gennaro (83'). Da ricordare il secondo gol del "Conte Max", con un elegante pallonetto a scavalcare il portiere clivense Squizzi e la quarta segnatura con un tiro potente e preciso di Di Gennaro proprio sotto la Curva Nord, una gemma simboleggiante la trionfale cavalcata dei ragazzi guidati da Daniele Arrigoni, allenatore cesenate alla sua prima panchina petroniana.

BOLOGNA MANTOVA  NELLA FOTO ESULTANZA MARAZZINA

 

Il club veniva da due stagioni nella serie cadetta dopo la terribile retrocessione patita a causa del doppio spareggio con il Parma nel giugno del 2005 e neanche i processi e le condanne di Calciopoli, con tutta la corruzione emersa nel calcio italiano avevano reso giustizia: l'ex presidente Gazzoni era stato rovinato da un ambiente oramai infettato dal malaffare e, nonostante fosse emerso chiaramente che diverse società non avevano adempiuto ai loro doveri, gli emiliani erano stati lasciati in B.

La stagione precedente, che aveva visto la Juventus retrocessa per la prima volta nella sua storia (anche se d'ufficio), s'era dimostrata praticamente già prestabilita e i due match contro i bianconeri furono segnati da terribili torti arbitrali, con l'arbitro Domenico Messina che all'andata (19 dicembre 2006) convalidò un gol "fantasma" a Marcelo Zalayeta (la palla, dopo aver picchiato sulla traversa, era tornata in campo ma senza aver neanche varcato la linea di porta) e negando un rigore nettissimo a Marazzina, atterrato da Buffon in area, finirà 1-0 per gli ospiti. Al ritorno (12 maggio 2007) il fischietto Nicola Ayroldi combinò sfracelli, assegnando un rigore ai padroni di casa un tiro dal dischetto a pochi minuti dal termine completamente inventato ed espellendo Terzi e Marazzina, il 3-1 finale sarà amareggiante per tutti.

Ma il campionato di B targato 2007-2008 vedrà i rossoblù prendersi una bella rivincita, conquistando una meritatissima promozione grazie ad un Massimo Marazzina che sarà cannoniere della squadra con 23 centri, l'azzeccato acquisto del brasiliano Adailton dal Genoa neo-promosso l'annata prima e che segnerà 8 reti, insieme anche a Dino Fava, punta che segnerà 2 reti totali, ma una delle quali di importanza capitale per il prosieguo del cammino vincente dei felsinei e cioè nella vittoriosa trasferta di Mantova (25 maggio 2008), terminata 1-0 grazie al suo lampo in area.

Dopo la terribile batosta subita a Grosseto (3-0 con gol dell'ex Danilevicius) il 10 maggio, molti cominciarono a dubitare, ma la domenica successiva il Bologna si rifece con lo stesso risultato contro il Messina, con il quale c'erano delle ruggini per via di Calciopoli (il club siculo non aveva rispettato le adempienze fiscali, ma era stato salvato insieme alla Reggina). Tuttavia, oltre alle segnature (doppietta di Marazzina e prima rete di Fava), bisogna ricordare anche la girandola di emozioni scaturita dai campi di Ascoli (contro l'Albinoleffe) e Lecce (nel "classico" pugliese contro il Bari): il 3-2 dei marchigiani sui bergamaschi ed il colpaccio per 2-1 dei baresi in casa dei salentini proiettarono nuovamente il Bologna al secondo posto, in zona promozione diretta, per la gioia del pubblico di casa, che alla successiva trasferta (quella al "Danilo Martelli" di Mantova appunto), conquisterà altri tre punti preziosi, mentre un rigore trasformato dal solito Marazzina contro il Pisa (1° giugno 2008) nei primi dieci minuti all'ultima giornata suggellerà una delle imprese più belle di sempre.

Il successivo corteo dallo Stadio a piazza Maggiore sarà un doveroso omaggio ed uno dei tributi più spettacolari mai offerti dal popolo bolognese ai propri giocatori.

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