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Atalanta-Bologna, l’amarcord

Redazione TuttoBolognaWeb

Nella notte del 28 gennaio 2009 il Bologna riuscì ad espugnare il fortino nerazzurro e a portare a casa tre punti preziosi per la salvezza grazie ad un colpo di fortuna targato Sergio Volpi, alla sua unica stagione in rossoblù. E' la seconda giornata del girone di ritorno, le due squadre scendono in campo reduci da sconfitte: l'Atalanta in quel di Siena per 1-0, i petroniani per 1-4 in casa con il Milan.

Il Bologna ha una buona occasione con Francesco Valiani lanciato da Volpi, ma Ferdinando Coppola, portiere dei lombardi, esce bene e sventa il pericolo, rimediando così anche all'errore commesso dalla retroguardia della compagine padrona di casa. A seguire, c'è una bella azione impostata ancora da Valiani imbeccato da Volpi, la palla viene data a Cristian Zenoni (bergamasco di Trescore Balneario) che crossa in area: Marco Di Vaio colpisce malamente di esterno destro e il difensore italo-argentino Leonardo Talamonti spazza via il pericolo dalla propria porta. L'Atalanta non sta a guardare e reagisce, prima con Cigarini (conclusione debole e centrale parata senza problemi) e poi con il capitano Cristiano Doni il quale, ben assistito da Garics, spedisce alta di poco la sfera.

Nella ripresa, gli orobici tentano nuovamente di sbloccare il risultato con Floccari (traversa scheggiata su assist delizioso di Doni con il tacco), ancora con Cigarini (sinistro potente bloccato in due tempi da Antonioli) e Ferreira Pinto (aggancio su punizione): i pali del Bologna paiono stregati.

A seguire, Pablo Daniel Osvaldo tira alto dopo aver "ciccato" il primo tentativo e Christian Vieri tenta da poco fuori di sorprendere il portiere ospite con un tiro centrale parato senza patemi. Il risultato sembra, ai più, destinato allo 0-0, ma a dieci minuti dal termine una punizione battuta da Sergio Volpi sulla fascia passa sopra le teste di tutti e si infila nel sacco sorprendendo Coppola con il rimbalzo: se lo spicchio ospiti scoppia in un tripudio totale, il resto dello stadio rimane ammutolito dall'incredibile ed inaspettato evento. L'Atalanta prova ad acciuffare il pari, prima con Guarente (destro con palla di poco a lato) e poi con la "bandiera" Gianpaolo Bellini (un'intera carriera spesa tra A e B indossando sempre la maglia nerazzurra), ma il destino di certe gare appare segnato, specie da certi errori.

Quando l'arbitro leccese Giannoccaro infila il fischietto in bocca e sancisce la fine delle ostilità, Mihajlovic e la sua truppa possono esultare: dopo il successo esterno di Catania (1-2 il 18 gennaio), arriva la terza affermazione fuori dalle mura amiche, che fa ben sperare per il prosieguo del campionato.

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