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Ancelotti: “Cori contro Kean? Basta razzismo, non se ne può più”

L'allenatore del Napoli ha commentato i presunti cori razzisti indirizzati al giocatore della Juventus sabato a Bologna

Redazione TuttoBolognaWeb

Carlo Ancelotti è tornato sul tema del razzismo dopo quanto avvenuto a Bologna sabato nella partita contro la Juventus.

Oggetto di discussione sono i presunti cori denigratori del Dall'Ara nei confronti di Moise Kean, centravanti della Vecchia Signora in campo contro i rossoblù durante gli ottavi di finale. Queste le parole dell'allenatore del Napoli, riportate da TuttoMercatoWeb"Ho avuto la fortuna di lavorare all'estero per nove anni e queste cose sono state debellate, soprattutto negli stadi inglesi. E' una cosa che l'Italia deve fare e non è tanto complicata. Purtroppo gli ignoranti e i maleducati continuano ad andare negli stadi e dovrebbero fare un corso di educazione, senso civico e rispetto. Non se ne può più. L'altra sera a BolognaKean è stato insultato e non ha senso. Insultano Napoli quando il Napoli non gioca. Sento dire che Ancelotti non può dire di sospendere le partite, ma giuro che non l'abbiamo mai chiesto. Forse non mi faccio capire. Abbiamo solo detto che quando c'è un insulto territoriale o razziale, ma non solo contro il Napoli, la partita deve fermarsi temporaneamente. Come a Bologna. Magari ci sarà un annuncio e poi dopo la partita ricomincia. Quando piove la partita si ferma temporaneamente? Ecco la stessa cosa per i cori. Nel 2000 ho aspettato due ore, possiamo aspettare anche dieci minuti per far raffreddare gli animi. Lo so bene che se si sospende la partita 60mila persone devono andar via. Tutto qua".