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Analisi tattica: la Juventus di Allegri

A pochi giorni dalla partita che vedrà i rossoblù sfidare la Juventus, analizziamo le strategie tattiche degli undici bianconeri di Tommaso Ferrarello

Redazione TuttoBolognaWeb

Il Bologna nella prossima gara di campionato di domenica 17 Dicembre ospiterà allo stadio Renato Dall'Ara la Juventus, squadra italiana più forte degli ultimi anni, che arriva da sei scudetti consecutivi.

Nonostante in questa prima parte di stagione abbia avuto una partenza un po' discontinua, le statistiche mostrano che la squadra di Allegri, in realtà, sta quasi facendo meglio dello scorso anno, quando portò a casa il campionato con 91 punti finali. In questa stagione, dopo 16 giornate, i bianconeri sono terzi con 38 punti, uno in meno rispetto allo scorso anno: 22 punti in casa e 16 in trasferta. La Juventus ha anche aumentato il gol fatti rispetto all'annata 2016/17, ben 41 rispetto ai 35 del 2016/17, mentre i gol subiti coincidono esattamente a quelli della stagione passata: 14. Cifre importanti che dimostrano che la corazzata juventina non si è affatto indebolita.

Analizzando nel dettaglio lo score in trasferta notiamo che l'undici di Allegri ha guadagnato 16 dei 38 punti totali, segnando 20 gol, ma concedendone anche 10, due in più del 2016/17.

 

La Juventus non ha un modulo fisso e preciso: Allegri è riuscito a impostare una squadra con una duttilità tattica straordinaria. A seconda della partita che andranno ad affrontare i bianconeri possono schierarsi con 3-4 moduli differenti senza perdere qualità. Il tecnico toscano è passato dal 4-2-3-1 di Napoli (immagine blu a destra), al 4-3-3 contro l'Inter (immagine rossa a sinistra) fino al 4-4-2 nel match casalingo contro il Benevento. Il modulo cambia anche a seconda degli interpreti: se gioca Dybala la Juve deve giocare con il trequartista, quindi si presuppone un 4-2-3-1; se invece si preferisce impostare di più il gioco sulle fasce con Cuadrado Douglas Costa/Mandzukic si opterà per un 4-3-3. E' rilevante il fatto che tutti questi grandi giocatori possono tranquillamente coesistere nel 4-2-3-1, che è il modulo più utilizzato dall'ex allenatore del Milan, proprio per questa capacità di mettere in campo, nello stesso momento, tutte le 'armi' offensive più forti dei bianconeri. Fondamentale sono i movimenti che svolge Paulo Dybala, ultimamente un po' sottotono, ma di gran lunga il giocatore di maggiore qualità della Juventus e dell'intera Serie A. Il suo lavoro di raccordo tra i reparti di centrocampo e attacco è unico. La sua capacità di svariare su tutto il fronte offensivo, unita alla qualità tecniche e visione di gioco, lo rendono una spina nel fianco continua per gli avversari.

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