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Amarcord di Udinese-Bologna

Redazione TuttoBolognaWeb

 

Il 2 ottobre 2011 il Bologna di Pierpaolo Bisoli in piena di crisi di risultati e idee, scende sul prato verde del "Friuli" per tentare di risalire la china, ma una cinica e spietata Udinese metterà la parola "fine" sulla gestione della squadra rossoblù da parte dell'allenatore nativo di Porretta Termine.

Che il vento non sia a favore si capisce fin dalle prime battute della gara, quando al 9' il difensore svedese Mikael Antonsson deve uscire in barella, sostituito dal collega Simone Loria. Antonio Di Natale, che non ha giocato in Europa League, dispone di energie fresche che lo aiutano ad ispirare le manovre offensive bianconere: al 22' crossa e mette il pallone proprio sulla testa dell'attaccante rumeno Gabriel Torje che però non riesce a concretizzare, mentre due minuti dopo prova ad impensierire Federico Agliardi con un sinistro forte ma centrale, che viene neutralizzato senza troppi patemi dal portiere del Bologna.

Verso il trentesimo, il Bologna capitola a causa di una difesa fatta da autentiche statuine che non disturbano neanche il difensore marocchino Mehdi Benatia mentre controlla e segna girandosi in piena area su azione partita da calcio d'angolo: è il vantaggio..

Verso il finale di tempo, Di Natale sfiora la segnatura su punizione ed il serbo Dusan Basta segna il secondo gol, annullato poi dall'arbitro vicentino Sebastiano Peruzzo per fuorigioco sulla sua ribattuta a rete seguita ad una punizione di Torje respinta da Agliardi. Prima della fine, c'è ancora spazio per i brividi con il palo che dice ancora no a Di Natale. E' un Bologna arrendevole e la musica non cambia neanche nella ripresa, quando al 72' arriva il tanto sospirato raddoppio dei padroni di casa, con Totò Di Natale abile a spiazzare dal dischetto Federico Agliardi; la massima punizione era stata concessa per fallo di Diego Perez sul centrocampista Pablo Armero.

Solo la tenacia e la costante concentrazione del portiere rossoblù evitano un'umiliante goleada e, dopo 5 partite senza vittorie ed un solo gol segnato, la gestione di Bisoli si avvia per il capolinea: subentrerà un brillantissimo allenatore, tutt'ora ricordato con affetto dalla tifoseria, Stefano Pioli.

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