lo spunto

Vincere non è importante, è l’unica cosa che conta

Contro il Toro per il ritorno alla vittoria, stavolta davvero il Bologna non può farsi trovare impreparato

Manuel Minguzzi

Il pubblico applaudente del Dall'Ara non vede una vittoria da due mesi e mezzo (ultima il 31 gennaio), nel mezzo pareggiacci e sconfitte dolorose, poco gioco e pochi gol, meno mordente e meno determinazione rispetto a quel fantastico Bologna-Juve. Insomma, è da un po' di tempo che non ci si diverte e per chi paga il biglietto è sempre un problema, in fin dei conti il calcio è uno spettacolo e spesso deve coniugare entertainment e risultati. Di certo Bologna-Verona non è valso il prezzo del biglietto mentre la sfida dell'Olimpico ha riconsegnato alla platea una squadra di attori per cui vale la pena pagare un tagliando.

E allora, se più di 20mila persone sono attese oggi al Dall'Ara, significa che la voglia di pallone, di vittoria, di un pomeriggio passato assieme ai colori della propria squadra del cuore c'è ancora, rivitalizzata da un pareggio insperato all'Olimpico che ha dimostrato l'etichetta di 'ammazzabig' del Bologna. Ci sarà anche, tra gli altri, la famiglia Saputo, reduce da una visita dal Papa e da una cittadinanza onoraria ricevuta a Montelepre, ma ancora in attesa di quella in Via Andrea Costa visto e considerato che papà Lino non ha ancora potuto gioire dal vivo per la nuova avventura imprenditoriale del figlio. Niente di meglio che una sfida interna contro un abbordabile Toro, senza Immobile, già salvo e senza troppe ambizioni, dall'altra parte un Bologna chiamato a raggiungere la quota simbolica di 40 e riprendere definitivamente una marcia interrotta il giorno di San Valentino.

Inoltre battere il Toro, oltre a cementare la salvezza, potrebbe significare anche scavalcare alcune rivali che bazzicano attorno alla posizione di classifica del Bologna. C'è il Genoa, che potrebbe cedere di fronte all'affamato Carpi, c'è l'Empoli atteso dalla ritrovata Lazio di Inzaghi e appunto il Toro, scavalcato dai rossoblù in caso di sconfitta oggi. Riguadagnare la parte sinistra ridarebbe alla squadra uno status diverso, oltre al premio che dovrebbe scucire lo sponsor Faac in caso di piazzamento tra le prime dieci. In sintesi, per una volta anche a Bologna vige la regola 'vincere non è importante, è l'unica cosa che conta' e che un sabato pomeriggio in orario da B sia invece da presupposto ad un futuro di alto livello in Serie A. Si spera inoltre che il ritorno di Giaccherini possa dare una marcia in più al Bologna, quella che lui stesso per primo ha perso ma che può ritrovare dopo una giornata di riposo e aiutato da una squadra in timida ripresa. Mancheranno Destro, le cui condizioni sono ancora una incognita e di cui trapela poco o nulla (per lui forse qualche minuto contro il Genoa) e Mounier, in un reparto offensivo che continua a balbettare. E' l'ennesima occasione per Sergio Floccari, visto più pimpante a Roma ma comunque chiamato ad incidere maggiormente in zona gol. Su questo, però, anche i suoi compagni di reparto dovranno migliorare molto in fase di assistenza. Ad ogni modo, se dovessi puntare un euro su un possibile marcatore del Bologna oggi…beh: Luca Rizzo!

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